domenica, 5 Maggio 2024

AdV e TO contro una decisione unilaterale della Iata

Le associazioni di categoria considerano balzello la richiesta di 75 euro mensili

Ingiustificato, iniquo e inopportuno. Sono stati questi gli aggettivi che le Agenzie di Viaggi aderenti ad Assotravel/Confindustria, Assoviaggi/Confesercenti e Fiavet/Confcommercio, e i Tour Operator aderenti ad Astoi/Confindustria hanno usato per definire l’addebito di 75,00 euro mensili che la IATA Italia ha comunicato di voler effettuare, a decorrere dal corrente mese di febbraio, per ciascuna stampante STDO (Satellite Ticketing Delivery Office) installata presso filiali e/o Agenti non IATA,
Le motivazioni che hanno spinto gli Agenti di Viaggi a chiedere l’immediata sospensione di questo nuovo balzello sono diverse. Innanzitutto perché la richiesta è stata avanzata senza alcun giustificato motivo e senza alcuna preventiva consultazione con le Associazioni di categoria. In secondo luogo perché la riscossione della fee attraverso l’ADM (Agency Debit Memo) è in contraddizione con le nuove disposizioni che regolano la materia, secondo le quali l’ADM è uno strumento a disposizione dei Vettori esclusivamente “per riscuotere somme o effettuare aggiustamenti delle transazioni dell’agente in relazione all’emissione ed uso dei Documenti di Traffico emessi da o a richiesta dell’Agente” e non anche per altre motivazioni. In terzo luogo, infine, perché l’ammontare complessivo delle fee annuali deve essere determinato dalla PACONF (la sede di confronto tra vettori e operatori) e non in modo unilaterale, come ha fatto in questo caso la IATA. Senza considerare che ogni fee dovuta dalle Agenzie di Viaggio deve essere proporzionata al servizio reso dalla IATA in favore delle stesse Agenzie e, in questo caso, non si conosce neppure quale sia detto servizio.
Avverso la richiesta della IATA si è era espressa nei giorni scorsi anche l’AINeT (Associazione Italiana Network Turistici), la quale, in una nota ufficiale, aveva espresso l’intenzione di invitare i propri associati ad astenersi dal pagamento dell’addebito.
“Una ferma azione di mobilitazione di categoria” è stata preannunciata dalle Associazioni, nel caso in cui la IATA non sospenda il provvedimento, per tornare a discutere anche di queste problematiche nelle sedi appropriate.

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