Aea, nel 2003 perdite fino al 2,5 Mld di dollari

Autentico crollo dei voli in Asia per l’epidemia Sars

Le compagnie aeree europee potrebbero chiudere il 2003 con perdite fino a 2,5 miliardi di dollari, a causa del forte calo del traffico dovuto alla guerra
in Iraq, l’epidemia della polmonite atipica e il rallentamento della crescita economica. Lo ha reso noto l’Associazione delle linee aeree europee (Aea).
Per le 30 compagnie che fanno parte dell’Aea l’anno in corso si chiuderà molto probabilmente con perdite che oscillano fra 1 miliardo di dollari e 2,5 miliardi, ha precisato il portavoce dell’Associazione, David Henderson, aggiungendo che i dati sul traffico aereo europeo rappresentano ”uno schock”.
Le cifre di cui dispone l’Aea sono nel migliore dei casi ”negative” e, probabilmente, ”le più negative mai rilevate”, ha d’altra parte commentato il segretario generale dell’Associazione, Ulrich Schulte-Strathaus. ”Ogni settimana che passa con questo tipo di dati – ha aggiunto – ci avvicina al peggior scenario possibile”. Secondo le statistiche dell’Aea, nella terza settimana di maggio il traffico aereo è caduto del 9,5% in rapporto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa dell’epidemia della polmonite atipica: è il peggior dato da metà marzo, quando la guerra in Iraq provocò un calo del 10%.
D’altra parte, nella stessa settimana i voli verso i paesi asiatici hanno subito una diminuzione del 31%, il calo più forte dall’inizio dell’epidemia. Infine, il traffico fra i paesi europei è sceso del 7,9% e quello verso l’Atlantico del nord del 4,5%. Secondo dati diffusi dalla Iata all’inizio di maggio, le perdite dovute all’effetto Sars per l’insieme delle compagnie aeree potrebbero ammontare nel 2003 attorno ai 10 miliardi di dollari.

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