Sarà una società privata controllata dal gruppo industrial-finanziario Alfa a gestire e a cercare di modernizzare nei prossimi anni l’aeroporto moscovita di Sheremetievo, il più importante scalo internazionale della Russia. Lo ha riferito la stampa, che dà notizia con ampio risalto dell’esito di un’asta promossa dal governo, delle polemiche che ne sono seguite e dell’ipotesi che la compagnia di bandiera Aeroflot possa trasferirsi in un altro aeroporto. La sussidiaria del gruppo Alfa ha prevalso di stretta misura sull’unica concorrente rimasta in corsa: una cordata formata dalla stessa Aeroflot, dalla Banca nazionale russa di riserva di Aleksandr Lebedev e dalla francese Vinci. La società vincitrice – denominata Alfa-Sheremietevo – dovrà ora gestire i servizi dell’aeroporto (che nel 2002 ha fatto segnare un utile di 21,6 milioni di dollari) e i previsti lavori di ristrutturazione, in cambio dell’1% del totale dei ricavi prodotti dall’attività dello scalo, del 25% dell’eventuale incremento annuale delle entrate e del 2% dei profitti netti. Il direttore, Igor Baranovski, ha assicurato che Alfa-Sheremietevo è convinta di ”poter fare un buon lavoro e di poter portare nei prossimi tre anni lo scalo a un livello di
classe europea”. Qualche polemica non è mancata tuttavia da parte della cordata sconfitta e in particolare di Aeroflot, il cui vicedirettore generale, Lev Koshliakov, ha avanzato il sospetto di ”intrighi” e ha malignato sulla ”esperienza del gruppo Alfa nelle privatizzazioni” degli anni ’90. La compagnia di bandiera ha tuttavia escluso di avere materia
per un ricorso legale contro il risultato dell’asta, ma non ha escluso un trasferimento dei suoi voli a Domdiedovo aeroporto moscovita più piccolo e periferico, ma già rinnovato rispetto all’epoca sovietica – in caso di contrasti con la nuova società di gestione di Sheremietevo.
