martedì, 7 Maggio 2024

Aeroporti, Puglia apripista per le concessioni quarantennali

Con il Decreto aperta la strada alla privatizzazione degli altri scali italiani

La Puglia porta a casa una vittoria importante che apre la via ad un nuovo processo di privatizzazione e rafforza l’ipotesi della creazione di un terzo
polo aeroportuale italiano focalizzato sul Sud. E’ stato firmato ieri a Palazzo Chigi un decreto per l’assegnazione di una nuova concessione quarantennale e la cessione delle aree demaniali essenziali ai quattro aeroporti pugliesi alla Seap, la locale società di gestione. Il provvedimento riguarda la sola Puglia ma ha una valenza generale. La regione guidata Raffaele Fitto ha fatto da apripista anche per gli altri scali. Presto, forse addirittura la prossima settimana, sarà siglato un analogo decreto per lo scalo di Capodichino (Napoli) e poi, a ruota, seguiranno gli altri, tra cui quello di Firenze. Anche per loro, quindi, la
concessione diventerà di 40 anni, come già oggi accade per gli scali di Roma, Milano, Torino, Venezia e Genova. ”Il decreto – ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta – non riguarderà solo la Puglia, anche se si tratta di un’iniziativa che fa Onore alla Puglia”. Il provvedimento ha visto ben tre ministri intorno al Tavolo: da Lunardi, coinvolto per i trasporti, a Tremonti, per la cessione delle aree demaniali, fino a Martino, coinvolto per il demanio militare degli aeroporti. Il decreto rappresenta
una pietra miliare per il Sud: la concessione quarantennale alle società di gestione, infatti, è un forte incentivo agli investimenti ed è un’ulteriore spinta alle privatizzazioni aeroportuali, processo per il quale la Puglia ha già un master plan e i propri advisor, Meliorbanca e Banca Popolare di Bari. ”Il decreto spiana la strada alle privatizzazioni – ha detto Fitto -, anticipa la riforma in discussione al Parlamento, si inserisce appieno nella logica del federalismo e permette alla Puglia di collegarsi con il resto d’Italia, d’Europa e del mondo”. Proprio in questa scalata all’internazionalizzazione, sarà avviato in aprile il collegamento Bari-Parigi. Ma già si studiano voli tra il capoluogo pugliese e Francoforte, tra Brindisi e Londra. La soluzione raggiunta oggi ha Palazzo Chigi rafforza l’ipotesi di creare un terzo polo aeroportuale in Italia, dopo Milano e Roma: un terzo polo al Sud ridurrebbe il gap fra il Centro-Nord ed il mezzogiorno, che si troverebbe più proiettato verso l’Europa. Un sistema aeroportuale efficiente nelle regioni meridionali sarebbe una spinta per tutto il sud, che trarrebbe indubbi vantaggi sia dalla crescita del turismo,
motore dell’azienda Mezzogiorno, sia da quella degli investimenti.

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