giovedì, 28 Marzo 2024

Aeroporti regionali, Bruxelles non deve limitarne lo sviluppo

Illy, i piccoli scali devono essere liberi di attirare le compagnie aeree

La Commissione europea deve tenere conto della specificita’ dei piccoli aeroporti e le normative comunitarie non devono limitare il loro sviluppo.
Questa la posizione espressa dall’Assemblea delle regioni d’Europa (Are).
”L’Are – ha dichiarato il presidente dell’Assemblea Riccardo Illy che ha affrontato l’argomento nel corso di un colloquio con il presidente della Commissione Ue Jose’ Manuel Barroso – riconosce che le linee-guida Ue adottano un approccio flessibile e ammettono il ruolo cruciale che giocano gli aeroporti
regionali per la mobilita’ dei cittadini e dello sviluppo economico di numerose regioni europee. Piu’ in particolare, chiariscono il ruolo delle autorita’ nazionali, regionali e locali nell’offerta di infrastrutture di base e offrono una serie di condizioni piu’ favorevoli al finanziamento pubblico per sostenere lo sviluppo degli aeroporti regionali e delle linee aeree interregionali”.
Tuttavia, Illy, secondo quanto riferisce una nota diffusa dall’Assemblea delle regioni d’Europa, ha fatto notare che i piccoli aeroporti, fino ad un milione di passeggeri per anno, ”dovrebbero essere liberi di decidere le misure che vogliono prendere per attirare compagnie aeree. Una direttiva europea – ha proseguito il presidente – non dovrebbe ridurre il loro potere di negoziazione quando trattano con queste compagnie. Questo puo’ creare problemi giuridici di fronte agli accordi esistenti negli aeroporti piu’ grandi, accordi che normalmente durano 10 anni”. A nome dell’Are e del Forum degli aeroporti regionali europei, Illy ha quindi chiesto al presidente della Commissione
di fare in modo che ”siano soppressi dalla regolamentazione finale gli ostacoli allo sviluppo futuro degli aeroporti regionali e l’obbligo di notifica preventiva dell’attuazione degli aiuti, soprattutto per i piccoli scali”. Lo sviluppo delle compagnie aeree a basso costo in Europa ha contribuito largamente, ricorda l’Are, allo sviluppo degli aeroporti regionali e di una rete di collegamenti interregionali, favorendo la mobilita’ dei cittadini, la crescita dell’economia locale e la creazione di posti di lavoro.

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