venerdì, 3 Maggio 2024

Aeroporti: Tassone, due scali in Sicilia non bastano

Il vice ministro punta sul potenziamento delle strutture esistenti

”Due aeroporti in Sicilia sono insufficienti”. Non si è fatta attendere la risposta del vice ministro a Infrastrutture e trasporti, Mario Tassone, alle dichiarazioni del presidente dell’ Alitalia, Fausto Cereti, il quale, lunedì scorso, aveva sottolineato come ”due scali, a Palermo e a Catania, sono naturalmente sufficienti all’ isola”. Di tutt’altro avviso il vice ministro, che spiega: ”I due scali sono insufficienti – sottolinea Tassone – tanto è vero che c’ è un preciso accordo di programma tra il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, e il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi”. Intervenendo ad Udine, tre giorni fa, Cereti aveva affermato che ”spetta sempre ai politici locali e nazionali decidere se invece di due ne vogliono costruire cinque. A mio avviso, però, se nel sud d’ Italia si costruiscono 10 aeroporti finiremo per consegnare alla Grecia il monopolio dei traffici internazionali nel Mediterraneo”. Politica turistica e necessità del territorio da conciliare. ”Le infrastrutture esistenti non si riducono, anzi dove è necessario si potenziano – sottolinea Tassone – ”bisogna evitare la chiusura dello scalo, la non operatività durante l’ emergenza Etna ha già creato seri problemi alla Sicilia. Piuttosto bisogna pensare al suo sviluppo attraverso una visione intermodale dei trasporti e con un accordo e una sinergia tra le infrastrutture dell’ oriente e dell’ occidente della Sicilia”. Il futuro nell’isola, spiega il vice ministro, passa anche dal potenziamento di strade, autostrade, ferrovie e trasporti sul mare ma anche ”con la creazione di altre infrastrutture che siano una risposta forte alle esigenze del territorio”. Tassone sottolinea ”la necessità di guardare ai tempi”. ”Nel medio e nel lungo periodo – aggiunge – è auspicabile che si realizzi quanto annunciato dal presidente della Regione Siciliana”, con la realizzazione di un aeroporto internazionale nel centro dell’ isola. Ma questo, rileva il vice ministro, ”non esclude la ristrutturazione dello scalo di Comiso” che ha ”costi minori e tempi di realizzazione molto brevi”. ”Il
Magliocco – osserva – ha già le risorse e può essere utilizzato immediatamente”.

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