giovedì, 26 Dicembre 2024

Aeroporti: Usa, arriva il semaforo per i passeggeri

Potrebbe entrare in funzione già dal prossimo mese

Il colore con cui si parte è sempre il verde, con il giallo bisogna fermarsi e sottoporsi a domande e perquisizioni e con il rosso non si parte, e cominciano probabilmente i guai. Potrebbe scattare fin dal prossimo mese, negli aeroporti Usa, il ‘semaforo dei passeggeri’, dove i controlli di sicurezza sui passeggeri varieranno a seconda del livello di pericolosità stabilito da un computer. Il progetto, rivela il quotidiano ‘Washington Post’, prevede l’obbligo da parte delle companie aeree di fornire alle autorità americane la lista completa dei loro passeggeri, con tanto di indirizzo, numero di telefono, data di nascita e itinerario previsto. Questo consentirà alle autorità di confrontare i dati dei
passeggeri con quelli di un gigantesco archivio elettronico con i dati dei potenziali terroristi. Il computer assegnerà ad ogni passeggero un colore. Chi riceve il verde potrà passare attraverso i controlli normali, col rosso non sarà possibile salire sull’aereo (e potrebbe scattare un arresto). Il giallo comporterà interrogatori e controlli supplementari.
Alcuni mesi fa la Transportation Security Administration (TSA) aveva chiesto alle compagnie aeree che servono gli
aeroporti Usa di fornire l’elenco dei passeggeri su basi
volontarie. Solo la Delta Air Lines aveva accettato di
partecipare all’esperimento ma aveva rinunciato dopo alcune
settimane a causa delle proteste di alcuni gruppi per le
libertà civili che avevano invitato i passeggeri a boicottare
la Delta. La TSA potrebbe però adesso obbligare le compagnie aeree a comunicare l’elenco dei passeggeri e il nuovo sistema potrebbe scattare, secondo il Washington Post, fin dal prossimo mese. I dati elaborati dai computer assegneranno ad ogni passeggero, oltre ad un colore del semaforo, anche un
coefficiente di pericolosità, basato su molti parametri,
compresi la rotta e gli aeroporti connessi al viaggio. Il programma, contestato dalle associazioni per le libertà civili, è destinato ad affiancarsi al controllo già scattato
la scorsa settimana in tutti gli aeroporti Usa dei passeggeri in arrivo con visto: tutti devono fornire le impronte digitali dei due indici (tramite uno scanner elettronico) e farsi fotografare. I dati vengono confrontati con un archivio
elettronico dove sono raccolte le informazioni sui terroristi e sui criminali. Molti esperti sostengono che il sistema non funzionerà perché l’archivio non contiene le impronte digitali dei terroristi. ”Il governo dovrebbe concentrare le sue risorse per meglio identificare i terroristi piuttosto che sprecarle per rendere la vita più difficile alla grande massa dei passeggeri innocui”, ha osservato l’esperto Richard Sobel. Critiche sta sollevando un altro programma della TSA per creare una categoria di ‘passeggeri affidabili’ destinati a subire controlli meno fastidiosi agli aeroporti. I passeggeri abituali, come gli uomini d’affari ed altre
categorie di viaggiatori frequenti, potrebbero fornire su basi volontarie informazioni al governo, ricevendo un tesserino da usare agli aeroporti per agevolare i controlli. Una volta verificata la loro identità agli aeroporti, probabilmente con un sistema di dati biometrici, i possessori dei tesserini potranno essere indirizzati nella ‘corsia veloce’ dei controlli. I critici osservano però che questo sistema, oltre a creare due categorie di passeggeri e di cittadini dal punto di vista della sicurezza, non garantisce che i terroristi di Al Qaida non riescano a infiltrare la lista dei ‘passeggeri sicuri’, ottenendo a loro volta il prezioso tesserino.

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