domenica, 23 Giugno 2024

Agenda 2000, via libera al nuovo Por Sicilia

La Commissione europea dell’Ars ha dato l’ok alla riprogrammazione

La Commissione Europea dell’Ars, presieduta da Simona Vicari, ha esitato favorevolmente la proposta di riprogrammazione del Por Sicilia 2000-2006 presentata dal Governo Regionale. Ad illustrare lo strumento di pianificazione e delle priorità degli investimenti, in Sicilia, dei fondi di Agenda 2000 è stata l’Autorità di gestione dei fondi strutturali, Gabriella Palocci.
Dalla Commissione sono comunque arrivate alcune proposte di modifica o integrazione del Por. In particolare sulla strategia è stato proposto di rafforzare gli interventi a carattere territoriale sostenendo direttamente ed indirettamente l’esperienza dei Pit i cui livelli decisionali devono essere mantenuti il più possibile, vicino ai sistemi locali.
“I progetti integrati nel mezzogiorno (PIT) – ha detto il presidente Vicari – devono essere visti come una buona pratica pertanto dovrebbero essere perseguiti e resi più efficaci. Questo è lo stesso orientamento della Commissione Europea – ha aggiunto la parlamentare regionale – che nel proprio documento di valutazione (Non-Paper) ha ritenuto i Pit uno degli strumenti più reali di sviluppo dei territori in linea con le direttive europee”.
Nel merito dell’Asse II sui “Beni Culturali” secondo la Commissione Ce “occorre reinterpretare l’Asse prevedendo e garantendo l’elaborazione di azioni e di iniziative che, sin dalla fase progettuale, siano concepite e finanziate come distretto o cluster culturale e che non impediscano il principio dell’integrazione su scala territoriale”.
La Commissione ha anche proposto di rafforzare le azioni in favore dell’agriturismo e dello sviluppo integrato territoriale, per favorire la crescita locale sostenibile in ambiente rurale, migliorando allo stesso tempo la qualità della vita.
“L’obiettivo – spiega il presidente Vicari – è quello di frenare lo spopolamento delle zone interne della Sicilia creando delle reali e durature opportunità occupazionali”.
Infine dalla commissione è arrivata la richiesta di un maggiore approfondimento delle problematiche che riguardano il project financing e l’apporto del capitale privato in virtù di una delle finalità principali del Quadro Comunitario di Sostegno ossia la massimizzazione del coinvolgimento del settore privato nel finanziamento e nella gestione degli interventi.

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