sabato, 17 Agosto 2024

AgriCulture, l’omaggio del Trentino a Cultura e Agricoltura

Parte venerdì il viaggio alla scoperta dell’anima della regione

La performing art applicata ai
prodotti tipici ed alla gastronomia di un territorio: e’
l’insolito e curioso evento che va sotto il nome di
‘AgriCulture’, il singolare omaggio a cultura e agricoltura
proposto in alcune fra le piu’ caratteristiche localita’ della
provincia di Trento, con la collaborazione attiva di volti e
penne celebri, scelti per la loro passione per il gusto e le sue
sfumature storico-culturali-ambientali e la conoscenza del
Trentino.
AgriCulture si propone come un viaggio di scoperta di un
contesto culturale e di un’ offerta di prodotti alimentari
riproposti in scenari sempre diversi: quattro stazioni
turistiche di antica tradizione (Levico, Cavalese, Fiera di
Primiero e Canazei), un altopiano ed una valle punteggiati da
piccoli abitati (Lavarone e Rabbi). Si comincia venerdi’ 8
luglio, a Levico Terme in Valsugana, con Bruno Gambarotta. Si
prosegue il 15 a Lavarone con Franco di Mare, quindi il 22 a
Cavalese ed il 29 a Fiera di Primiero con Paolo Brosio. Due date
anche in agosto, il 12 a Canazei con Patrizio Roversi e il 26 a
Rabbi con Marisa Laurito.
Grandi oratori, appassionati di viaggi, attenti degustatori,
profondi conoscitori del territorio e inguaribili golosi, gli
ospiti di AgriCulture non si limiteranno alla teoria, ma
dovranno letteralmente rimboccarsi le maniche, per impastare,
condire, spadellare.
Non saranno, pero’, loro i protagonisti di questi
spettacoli-assaggio che si svilupperanno ogni volta tra
degustazioni e performance teatrali, itinerari golosi e lezioni
pratiche di cucina, racconti epici e assaggi leggendari,
sperimentazioni multimediali e rievocazioni di riti antichi.
La scena sara’ tutta per i prodotti tipici del Trentino, vere
prime donne del programma della manifestazione fatto di
narrazioni mitiche o realistiche, corsi ‘performantici’, azioni
teatrali, un’opera lirica in forma multimediale. Insomma, non
uno spettacolo al quale assistere seduti in poltrona, ma un
percorso interattivo che coinvolge lo spettatore-assaggiatore,
guidato ad imparare come s’impastano e si modellano i canederli
da cucinare poi a casa, ad assaporare le mele, ad annusare erbe
e formaggi, a degustare i vini e le grappe accompagnate da
piccoli frutti, ad assistere alla produzione dei salumi e degli
insaccati, a gustare le trote pescate nei torrenti, ad impugnare
una zappa per conoscere la fatica del rivoltare le zolle che
rende piu’ saporita la polenta e le verdure dell’orto, fino a
partecipare ad un’assemblea sociale, istituto tipico della
cooperazione che tanta parte ha avuto ed ha nella storia e nello
sviluppo dell’ agricoltura trentina.
La guida non e’ affidata a tecnici o esperti, ma ai figuranti
della compagnia teatrale modenese Koine’, che da vent’anni mette
in scena in tutta Italia spettacoli teatrali ambientati e
ispirati alla natura.
Due le modalita’ di partecipazione (informazioni su
www.trentino.to) al programma di AgriCulture. In ogni data e
localita’, dalle 10 alle 17 l’accesso libero introduce a un museo
vivo, open air, dove scoprire e degustare i prodotti nel loro
habitat. La sera poi, in due cicli dalle 17.30 alle 20 e dalle
21 alle 23, gli spettatori, divisi in due gruppi itineranti,
spaziano da una performance all’altra, seguendo le indicazioni
di voci guida invisibili trasmesse attraverso apposite cuffie
radio.

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