Prodotti genuini e pace, ma anche iniziative culturali e ricreative. Il tutto all’insegna dell’anti stress. Le vacanze di Pasqua confermano la voglia degli italiani di tuffarsi nella natura per abbandonare le tossine della vita quotidiana. Secondo Coldiretti, saranno 100 mila gli italiani che in questo lungo week end alloggeranno in un agriturismo, e ben 200 mila quelli che cederanno alle tentazioni dei prodotti tipici. E considerato il periodo faranno sicuramente la parte del leone la Torta pasquale in Sicilia, i Fiadoni in Abruzzo, la Fugassa pasquale in Veneto, Titole e pan de fighi in Friuli, Pitte con niepita in Calabria, torta pasqualina in Liguria, Crescia di Pasqua nelle Marche, Salame di Filzetta in Lombardia, Cutturidd in Puglia, Pastiera in Campania e Ciaramicola in Umbria. Un business da 20 milioni di euro, che cresce anno dopo anno. Anche perché l’offerta comincia a diversificarsi. Al di là dei cibi genuini e della voglia di pace, l’italiano va alla ricerca anche di iniziative culturali e ricreative. In provincia di Palermo, ad esempio, la settimana eco-bioagrituristica promette di ritemprare il corpo e lo spirito attraverso gli odori e i sapori della terra e una serie di meditazioni mirate a liberare il corpo dallo stress e dall’inquinamento. Sempre più diffusi anche i corsi per diventare provetti agricoltori o cuoche esperte dei piatti tradizionali.
Mt
