Agriturismo 2004 all’insegna del last minute. Le prenotazioni dell’ultimo minuto – secondo i dati Agriturist – hanno, infatti, fatto recuperare ad agosto un buon
6% di presenze. Il 70% dell’offerta è stato così coperto, mentre luglio si sta chiudendo con una copertura degli alloggi appena superiore al 50% e le prenotazioni per la prima metà di settembre, al momento, sono vicine al 40%.
Rispetto all’estate dello scorso anno, i numeri di arrivi (oltre un milione), presenze (sei milioni) e fatturato (430 milioni di euro), sono più o meno gli stessi, ma l’offerta è cresciuta del 3,5%. ”L’agriturismo – sottolinea il presidente di Agriturist-Confagricoltura, Riccardo Ricci Curbastro sta
risentendo della compressione generale dei consumi determinata dalla incertezza della situazione economica mondiale. Non c’ è da allarmarsi, ma occorre fare – rileva – un’attenta riflessione sulla efficacia delle strategie di promozione e di qualificazione dell’offerta”. Tra le mete preferite le aziende che combinano l’alloggio con la ristorazione (56%) e qualche proposta di carattere ricreativo o culturale come le passeggiate a cavallo (11,5%) o la piscina (25%). In crescendo le aziende (oltre il 20%) che adottano tecniche di coltivazione biologiche. Gli stranieri, soprattutto inglesi, scelgono dimore rurali tradizionali, così le agenzie reclutano quasi esclusivamente aziende con casolari in pietra, trulli, antiche masserie, di cui peraltro lo scenario
agrituristico italiano è ricchissimo (65% delle aziende). Per quanto riguarda le offerte a gonfie vele la montagna, bene quelle vicino al mare nel Mezzogiorno (Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna), il segno meno si concentra nelle zone
collinari nonostante il richiamo di tante città d’arte. Sostanzialmente stabili i prezzi: solo nel 15% delle aziende, pernottare costa più di 40 euro. Nella maggior parte (65%), per una notte, si spende fra 20 e 40 euro.
