Ponte di Pasqua all’ insegna dell’agriturismo, e soprattutto di quello ‘biologico’. Secondo un’ indagine condotta dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia), si spenderanno per le prossime feste, compresi i ‘ponti’ del 25 aprile e del primo maggio, oltre un miliardo e 200 milioni di euro per l’acquisto di generi alimentari e più di 450 milioni di euro per vini e spumanti. La preferenza del prodotto tipico e di qualità viene confermata anche dall’affluenza nelle aziende agrituristiche che, secondo la Cia e Turismo Verde, hanno registrato il tutto esaurito. Dall’indagine emerge un dato interessante che riguarda la nuova passione degli italiani per gli agriturismo ‘bio’, che nel Paese sono più di mille e per Pasqua sono stati i primi a saturare le prenotazioni. Secondo Turismo verde-Cia, l’attuale situazione internazionale ha favorito l’agriturismo, che negli ultimi anni è divenuto una delle mete più amate dai turisti non solo italiani, ma anche stranieri. Questi ultimi, infatti, rappresentano oltre il 25% delle persone che amano prendersi una vacanza a contatto con la natura e con la tranquillità della campagna. Sono dati che confermano il costante sviluppo che l’agriturismo sta registrando in questi ultimi anni. Nel 2002 il settore ha avuto un giro d’affari che tocca il miliardo di euro e le presenze sono cresciute del 6,6%. Secondo Turismo verde-Cia, soltanto nel week-end pasquale il settore agrituristico metterà in moto un giro di affari superiore ai 25 milioni di euro. Le regioni più gettonate saranno la Sicilia, la Toscana, l’Umbria, il Veneto, la Campania, le Marche, il Trentino, la Liguria, il Lazio e la Lombardia. Ma anche nelle altre regioni c’è una costante crescita di presenze. La aziende agrituristiche italiane, segnala Turismo verde-Cia, hanno più 140 mila posti letto e quelle con la ristorazione sono 7.350, mentre quelle con agricampeggio sono circa mille e quelle con maneggi di cavalli 1.550. La durata media di un soggiorno agrituristico è di cinque giorni.
