sabato, 17 Agosto 2024

Air One ricorre all’Ue contro ricapitalizzazione Alitalia

L’iniziativa è un azione di disturbo senza conseguenze nel breve periodo

Alitalia torna sul tavolo della Commissaria europea ai Trasporti, Loyola de Palacio, ma questa volta non sono attese conseguenze immediate. Si tratta di un’azione di disturbo giuridico attuata da Air One ai danni di Alitalia sul fronte della ricapitalizzazione da 1,43 miliardi di euro: la compagnia aerea del gruppo Toto ha infatti presentato ricorso contro la decisione della Commissione europea che nel giugno scorso aveva autorizzato l’aumento di capitale. Il ricorso, secondo quanto diffuso dall’Ansa, è stato presentato davanti al Tribunale di primo grado della comunità europea il 21 novembre, ma deve ancora essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue. La mossa impedisce di poter dichiarare definitivo e irrevocabile il via libera di Bruxelles. In pratica, però, potrebbe non succedere nulla per diversi mesi: i legali di Air One hanno infatti evitato di chiedere sia una sospensione provvisoria della decisione dell’esecutivo Ue, sia il procedimento accelerato. Il ricorso chiede di annullare anche il via libera al versamento della seconda e terza rata (rispettivamente da 500 e da 250 miliardi di lire) della vecchia ricapitalizzazione dell’ex-compagnia di bandiera italiana, quella da 2.750 miliardi di lire approvata da Bruxelles nel 1997 e, dopo ricorsi e annullamenti, di nuovo nel 2001. In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue, il ricorso è ancora in una fase istruttoria con scambio di ”memorie” fra le parti e per ora il Tribunale Ue non ha fissato
scadenze. Visto che non risulta l’esistenza di altri ricorsi, senza la mossa di Air One la ricapitalizzazione da 1.432 milioni di euro (di cui il 62% finanziato dallo Stato) e anche la terza
rata da 129 milioni di euro di quella vecchia sarebbero state ormai inappellabili: ad inizio dicembre infatti sono scaduti i due mesi a disposizione dei concorrenti di Alitalia per presentare ricorso contro la decisione di Bruxelles pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue il 4 ottobre. Non risulta
dunque concretizzatosi il rischio di un ricorso ipotizzato l’anno scorso da sette compagnie estere tra cui British Airways, Lufthansa e Klm, l’ex-alleato olandese di Alitalia. I grandi vettori fra l’altro avevano invitato la Commissaria europea ai Trasporti, Loyola de Palacio, a vigilare affinché la quota del 38% del capitale fresco di Alitalia riservato ai privati (tra cui grandi banche e intermediari italiani e stranieri) non finisse in mani pubbliche per carenza di sottoscrittori.

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