lunedì, 27 Maggio 2024

Al WAM di Worcester una mostra

Tra le opera un Van Dyck con Santa Rosalia che intercede a Palermo contro la peste

“Hope and Healing: Painting in Italy in a Time of Plague 1500-1800” è il titolo dell’ambiziosa mostra di dipinti esposta al Worcester Art Museum nel cuore dello Stato del Massachusetts. La mostra è in collaborazione con due istituzioni di Worcester, la Clark University e il College Holy Cross ed è una ricca testimonianza di medicina, teologia e storia ed ovviamente d’arte.
Molti dipinti sono identificabili istantaneamente, alcuni schizzi ad olio ed icone della pittura italiana, ma senza dubbio è impressionante che Worcester sia riuscita ad ottenere collezioni della National Gallery di Londra e del Metropolitan Museum of Art di New York e di oltre 30 musei e collezioni private. La maggior parte dei quadri esposti è d’origine Italiana, occasionalmente qualche autore diverso, Anthony Van Dyck e Michael Sweerts, in ogni caso scelti per la loro riverenza nei confronti dell’Italia.
Il soggetto della mostra è particolare poiché tratta la peste, la piaga bubbonica che ripetutamente decimò la popolazione italiana e che nella mente degli artisti dell’epoca barocca era provocata e curata da Dio. La fede “panicante” credeva altresì che dipingere santi che intercedono con il divino, potesse bloccare il fenomeno e salvare vite. Nel caso poi questo fosse successo, si erigevano chiese in ringraziamento. Esposti nel bel Museo d’arte di Worcester: Giovanni Andrea Sirani con una tela drammatica che mostra l’arcangelo San Michele che sconfigge il demonio, un virile guerriero che combatte a fianco della cristianità; Francesco de Mura con l’Allegoria dell’Amore Materno, dipinge una madre voluttuosa che cura tre robusti e salubri infanti mentre un pellicano nutre il suo piccolo beccandosi il corpo per produrre sangue nutritivo. Il pellicano qui è simbolo della crocefissione; quindi Memento Mori, Gian Domenico Ferretti, Domenico Tintoretto, Luca Carlevaris ed infine Met Van Dyck con una Santa Rosalia che intercede a Palermo contro la piaga della peste. Van Dyck effettivamente viaggiò a Palermo ed il suo arrivo in città coincise con lo scoppio dell’epidemia.
Il 12 e 14 Settembre il Museo organizza gratuitamente due tour guidati con l’esperta Emily Wolf che esamina metodi della pittura italiana e contentuti votivi dei dipinti.
www.worcesterart.org

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