La vertenza Alitalia e la crisi del settore hanno provocato un gennaio nero per la compagnia che a gennaio ha perso il 23% del traffico passeggeri. Secondo alcuni dati consuntivati dalla compagnia e diffusi da fonti sindacali, l’emorragia di passeggeri avrebbe portato a perdere circa 35 milioni di euro di fatturato. In particolare, secondo queste stime, sarebbero 150 mila i passeggeri persi rispetto allo stesso periodo del 2003. Rispetto agli obiettivi di budget, inoltre, le perdite di passeggeri sarebbero ancora maggiori. Parecchio negativi, a quanto risulta, anche i dati relativi alle prenotazioni. In serata la compagnia ha precisato che i dati sui minori ricavi da passeggeri per gennaio non sono risultati inferiori di 35 milioni di euro rispetto a gennaio 2003; lo scostamento effettivo, dice Alitalia, ”è risultato inferiore di oltre due terzi rispetto alla summenzionata cifra”. I minori ricavi sarebbero quindi di 10-12 milioni di euro. Alitalia smentisce anche le cifre apparse sulla stampa di ”presunti minori ricavi rispetto al budget per 100 milioni di euro per il periodo gennaio-febbraio” precisando che ”tale quantificazione non trova riscontro nei dati attualmente
disponibili in azienda” e che una valutazione appropriata non sarà possibile prima della fine del corrente mese. La società afferma inoltre che per quanto concerne le criticità connesse al contenzioso con le agenzie di viaggio ”nei prossimi mesi è prevista una graduale normalizzazione della situazione, stante la recente posizione assunta in proposito dalla compagnia”. Le informazioni sull’andamento economico della compagnia, ricorda infine la società, ”sono rese disponibili al mercato con cadenza trimestrale”.
