giovedì, 18 Aprile 2024

Alitalia, al via Piano ed esuberi

Privatizzazione rimandata, anche se Marzano assicura tempi brevi

La privatizzazione di Alitalia può aspettare. Anche questa volta il Consiglio dei ministri no ha esaminato il provvedimento di autorizzazione allo Stato a scendere sotto il 50%, con una decisione che non avrà solo la conseguenza di un rinvio. Il mancato avvio dell’iter di privatizzazione, infatti, non solo disattende alle richieste del management della compagnia che ancora ieri aveva invitato a fare in fretta, ma non consente alla società di arrivare con un quadro certo sul suo futuro all’appuntamento del 15 ottobre. E cioè quando, in concomitanza con la firma a Parigi dell’accordo che porterà all’integrazione tra Air France e Klm, Alitalia riunirà il suo consiglio di amministrazione. Per quella data – ha inoltre anticipato nei giorni scorsi
l’amministratore delegato, Francesco Mengozzi – il board di
Alitalia dovrebbe finalmente indicare nel dettaglio gli
obiettivi che le linee guida del piano hanno individuato. E
cioè i tempi e i modi con i quali Alitalia intende
riequilibrare i conti. In assenza di prospettive certe sul piano delle alleanze e del conseguente rafforzamento che ne deriverebbe per la compagnia, Alitalia dovrà quindi arrivare ad esaminare il piano e a scegliere tra i diversi scenari tratteggiati, sapendo di poter contare solo sulle proprie gambe. In questo quadro potrebbe quindi essere confermata la
previsione delle linee guida 2004-2006, che vedeva come
”inevitabile” il ricorso ad una riduzione di posti di lavoro. L’entità del taglio, che ancora viene indicato sui 1.500-2.000 esuberi ma che potrebbe arrivare anche a toccare quota 4.000, dovrebbe quindi essere decisa mercoledì insieme con le altre misure necessarie per risanare i conti della compagnia. Il tutto in vista dell’obiettivo del piano che sarebbe quello di garantire una redditività al 2006 con un Ros (return on sales) al 10%-15%. Sul piano tecnico non sono neppure ancora chiare le intenzioni del governo sulle modalità della cessione. Indiscrezioni parlano di una Opv, ma non è chiaro in che modo ciò potrebbe favorire l’integrazione con Air France; altre ipotizzano unicamente la cessione di un 30% che farebbe scendere lo Stato al 32%, altre sostengono invece che al momento non ci sarebbe altro che un provvedimento generico che autorizzi lo Stato a scendere sotto il 50%. Anche Mediobanca, chiamata in causa come possibile coordinatore dell’operazione, non sarebbe
stata ancora nominata, e fonti vicine all’istituto affermano che a Piazzetta Cuccia sono ancora ”in fiduciosa attesa dell’incarico”.
”Si tratta di tempi abbastanza brevi, ravvicinati”. Così il Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, in merito al Decreto di privatizzazione di Alitalia che doveva essere al centro dell’ultimo Consiglio dei Ministri. Marzano ha invece escluso ci possano essere problemi per quanto riguarda la futura distribuzione del capitale nel polo Air France-Klm-Alitalia. ”Non siamo ancora in quella fase. Stiamo ancora elaborando il provvedimento. Oggi il problema non è quello. Non ci sono comunque problemi”.

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