”L’idea della concorrenza che ha O’Leary e’ alquanto atipica. La compagnia da lui guidata, infatti, invece di pagare, come fanno tutti gli altri vettori, per operare negli aeroporti, riceve finanziamenti e incentivi”. Lo afferma l’Alitalia in una nota nella quale spiega che ”parlare quindi di sovvenzioni pubbliche ad Alitalia e non considerare sovvenzioni gli ‘incentivi’ che riceve O’Leary per Ryanair dalle societa’ di gestione aeroportuale, che sono anch’esse per la maggior parte enti pubblici, e’ veramente singolare”. Si tratta, secondo la compagnia guidata da Giancarlo Cimoli, di ”un esempio di comunicazione non veritiera che non ci si aspetta da un vettore come Ryanair cosi’ aggressivo e attento al marketing e alla comunicazione”. ”Sorprende, infine, il giudizio superficiale sul management Alitalia, che O’Leary non ha mai conosciuto. E’ questo – spiega la compagnia italiana – solo un modo di farsi pubblicita’ a danno di altri, senza un vero confronto. Un modo poco leale, anche in questo caso, di competere, senza conoscere cosa realmente il management Alitalia
sta facendo per risanare e rilanciare la compagnia e renderla sempre piu’ competitiva”. Quanto alle altre considerazioni sui destini della compagnia,
”considerando che sono coinvolte migliaia di persone conclude l’Alitalia – rimandiamo alle piu’ elementari norme di buongusto e di educazione”.
