venerdì, 17 Maggio 2024

Alitalia archivia il suo miglior week end

Raggiunto l’accordo con gli assistenti di volo e “trovati” dalla Cassazione 15 Mln

Alitalia ha appena quello che potrebbe essere considerato il suo miglior week end. Dopo mesi di proteste, con i dubbi di Bruxelles sul collo e i conti in disordine, in un colpo solo si sono messi a posto due importanti tasselli sulla via che porta al risanamento. Quasi insieme, infatti, sono arrivati da un lato l’accordo con gli assistenti di volo, che allontana l’ipotesi di nuovi scioperi e riporta il sereno in azienda (considerato il semi azzeramento degli esuberi), e dall’altro la decisione della Cassazione che si è pronunciata sul ricorso del fisco relativo al pagamento dell’Ilor da parte della compagnia, e ha dato ragione ad Alitalia, consegnandole di fatto 15 Mln di euro che al momento sono qualcosa di più di una boccata d’ossigeno per le casse della compagnia di bandiera.
Ma procediamo con ordine sindacati e compagnia sabato hanno raggiunto un’intesa che consentira’ l’azzeramento degli esuberi e della cassa integrazione grazie anche all’autotassazione solidale. Hostess e steward contribuiranno, infatti, al
mantenimento del posto di lavoro dei loro compagni in mobilita’ con 12 giornate di lavoro. Le organizzazioni hanno definito l’intesa ”fondamentale” e frutto di un ”vero rapporto unitario” tra le sigle che lo hanno raggiunto: tutte tranne il Sult. Anche il top manager della compagnia, Giancarlo Cimoli, ha rilevato che il significato dell’accordo ”travalica l’ambito degli assistenti
di volo”: e’ un ”contributo necessario per la salvezza e il futuro della compagnia” ha evidenziato. I sindacati hanno anche apprezzato il ”superamento degli atti unilaterali” dell’azienda e di quella lunga ”fase grave caratterizzata da altissima conflittualita’ ”, cosi’ come Cimoli che ha
apprezzato ”il valore costituito dal superamento delle tensioni, naturali in un percorso di ristrutturazione, ma pur sempre dannose”.
La vera novita’ dell’accordo sta nell’intesa che ha permesso di realizzare risparmi equivalenti alle eccedenze di circa 900 unita’: gli esuberi verranno evitati, tra l’altro, ricorrendo ad esodi agevolati per circa 400 assistenti, minori assunzioni e ad un contributo di solidarieta’ a carico di tutti gli assistenti di volo, pari a 12 giornate distribuite tra il 2005 e il 2006. Tale contributo dovrebbe riscattare il posto di circa 200 lavoratori. Con il rinnovo del contratto di categoria firmato il 18 settembre, Alitalia e sindacati hanno raggiunto un’intesa che ha anche innalzato i limiti di volo annuali da 770 a 900 ore, aumentando l’attivita’ di volo del 29%, ridotto le composizioni dell’equipaggio, incrementato la retribuzione legata all’attivita’. In totale i risparmi decisi con il taglio del costo del lavoro degli assistenti di volo e’ pari a 75 milioni di euro.
Un’altra boccata d’ossigeno per Alitalia è arrivata dalla Corte di Cassazione che ha respinto un ricorso del fisco – per un importo di circa 15 milioni di euro – contro la compagnia aerea. In particolare il Ministero delle Finanze si
opponeva alla restituzione di quasi 15 miliardi di vecchie lire (importo ora raddoppiato per gli interessi e la rivalutazione) che Alitalia aveva versato in piu’ all’erario nel 1987, in via cautelativa, come pagamento dell’Ilor – imposta ora soppressa – per i redditi prodotti all’ estero. La compagnia, difesa dagli
avvocati Augusto Fantozzi e Francesco Giuliani, aveva ottenuto il diritto alla restituzione della somma in questione, sia di fronte ai giudici tributari di primo che di secondo grado. L’Amministrazione delle Entrate ha presentato ricorso alla Suprema Corte sostenendo la liceita’ della trattenuta. Ma gli
‘ermellini’ della Quinta sezione – con il verdetto 3730 – gli hanno risposto che e’ ”palese l’infondatezza” della pretesa.

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