sabato, 4 Maggio 2024

Alitalia, con taglio commissioni risparmio di 250 Mln di Euro

Rubino, ci impegniamo a non praticare prezzi differenti sul canale diretto

Alitalia si prepara a tagliare all’1% tutte le commissioni alle agenzie di viaggio sulla vendita dei biglietti e a varare una manovra tariffaria con cui incrementerà l’offerta dei voli a basso costo, mentre aumenterà, solo su alcune tratte, i prezzi dei biglietti a tariffa piena. Entrambe le manovre, ha annunciato il responsabile marketing e network della compagnia, Paolo Rubino, partiranno subito dopo le feste natalizie con effetti a partire da febbraio 2004.
La manovra comporterà un risparmio a regime di oltre 250 milioni di euro l’anno anche se in un primo momento partirà solo il taglio alla percentuale sui nazionali, corrispondente a 100 milioni di risparmi l’anno. Le due manovre si inseriscono nel piano industriale Alitalia – che punta a realizzare un guadagno entro il 2006 per un miliardo di euro circa con la riduzione dei costi e un parallelo sviluppo dell’attività – e si affiancano al piano di sviluppo del network già annunciato nei giorni scorsi. La manovra tariffaria si presenterà con l’offerta di una gamma più ricca di tariffe con l’obiettivo, ha sottolineato Rubino, di ”alzare la resa media della vendita”. L’offerta tariffaria sarà insomma il frutto di un mix diverso da quello attuale che, a grandi linee, tenderà all’aumento della quota offerta sulla fascia a prezzi ridotti e ad un aumento delle tariffe dei biglietti a prezzo pieno, quelli cioè comprensivi di una maggiore flessibilità di utilizzo e quindi di una maggiore qualità del servizio. Il diverso mix si inserisce inoltre nel quadro di aumento dell’offerta di posti anche nell’ottica di recupero del coefficiente di riempimento dei voli. La stessa filosofia tesa ad aumentare la percezione da parte del pubblico del valore dei servizi offerti da un carrier come Alitalia è anche alla base del progetto che potrebbe, in
futuro, portare all’offerta, sul breve raggio, del catering a
pagamento, ma che già ora si è tradotta nella nuova filosofia
di gestione dei canali di distribuzione. Per Alitalia, infatti, il taglio alle commissioni di vendita dovrà portare a differenziare i canali di distribuzione evidenziando di più il valore del servizio offerto dalle agenzie di viaggio che, dice Rubino, in prospettiva, riusciranno a spuntare vantaggi migliori anche di quelli che Alitalia offre attualmente. ”Premettendo che la nostra intenzione era quella di azzerare le commissioni, non pretendiamo di asserire che l’1% sia una quota adeguata perché riteniamo che, da questo punto di vista, neppure il 3% lo è” sostiene Rubino spiegando che il
prezzo del biglietto medio Alitalia è di 100 euro e che quindi, attualmente, le agenzie percepiscono 3 euro di commissione a biglietto. Per Rubino, la caduta del monopolio dell’offerta che aveva Alitalia e la riduzione dei prezzi dei biglietti scatenata dalla liberalizzazione ha ”posto definitivamente la questione della modalità di remunerazione delle agenzie”. Con l’eliminazione del regime commissionale, saranno le agenzie a farsi pagare dal cliente il costo del servizio reso, con margini inevitabilmente maggiori visto che i clienti che si rivolgeranno alle agenzie saranno per lo più quelli poco interessati alle offerte più vantaggiose in concorrenza con sul mercato low cost. Alitalia, ha inoltre assicurato Rubino, ”si impegna a non praticare prezzi di vendita diversi sul canale diretto”perchè, afferma, anche se l’obiettivo resta quello di ridurre dal 92% al 70% la quota di vendite indirette, ”il nostro scopo non è quello di fare concorrenza tra canali di vendita ma di consentire la concorrenza all’interno del canale agenziale”. Anche nei confronti dei vettori concorrenti, la previsione della compagnia è che ”con il passare del tempo anche gli altri si adegueranno al nuovo regime concorrenziale” di distribuzione.

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