Domani mattina a Palazzo Chigi vertice sulla situazione del trasporto aereo e del gruppo Alitalia. Ma ai sindacati che parteciperanno all’incontro con il premier Romano Prodi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta e i ministri dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa,
dei Trasporti Alessandro Bianchi e del Lavoro Cesare Damiano, lanciano un ultimatum. Aspettare il nuovo piano industriale del governo, cioè tra tre mesi, sarebbe troppo tardi, occorre, invece, subito una persona in grado di invertire la rotta nella gestione operativa (recuperando regolarità dei voli e migliorando la manutenzione) e nella produzione (vendita e network) altrimenti salterà qualsiasi tipo di confronto anche con il Governo. Ma il segretario nazionale trasporto aereo dell’Ugl, Roberto Panella, pone anche un’altra condizione per garantire la “pace sociale”, ovvero l’applicazione del contratto per i lavoratori di Alitalia Airport e l’apertura dei tavoli di negoziazione per i contratti di piloti, assistenti di volo e personale di terra. Se, infatti, entro 10 giorni non sarà data applicazione al contratto nazionale degli aeroportuali, i rappresentanti dei lavoratori chiederanno all’Enac di togliere la concessione all’Alitalia “perché l’Alitalia, violando un decreto legislativo del 1999, non ha applicato il rinnovo del contratto né il secondo biennio economico siglato tre giorni fa”.
