domenica, 16 Giugno 2024

Alitalia, entro Natale nuovi partner nell’outsourcing

Torna in discussione la cessione di Alitalia Airport

Alitalia entro Natale si regalerà nuovi partner con i quali gestire una serie di servizi in outsourcing e potersi così concentrare sul core business. E’ quanto prevede il piano di outsorucing che verrà portato oggi in consiglio di amministrazione. Il progetto di esternalizzazione elaborato dal management di Alitalia riguarda attività non direttamente coinvolte nei processi produttivi. Si tratterà, in particolare, dei sistemi informativi e, soprattutto di alcuni servizi non core ma di corporate, come le funzioni di amministrazione, finanza e controllo, risorse umane e acquisti. Per questa in particolare, Alitalia prevede anche il possibile trasferimento dei rami di azienda interessati in una newco controllata dal futuro partner all’ 80% e da Alitalia al 20%. La scelta del partner potrebbe avvenire entro il 22 dicembre, in modo da completare l’ operazione per la fine di luglio. Entro la stessa data dovrebbe essere completata anche l’ operazione sui servizi informativi.
L’ esternalizzazione di queste attività dovrebbe portare fuori dal gruppo tra le 500 e 700 persone per i servizi di corporate ad altre 400-500 per le attività informatiche. E cioè tra le 900-1.200 unità in meno da sottrarre al totale degli esuberi calcolati dall’azienda.
Oggi, per altro, dovrebbe essere l’ occasione per far uscire
dal cda una quantificazione del numero degli esuberi calcolati dall’ azienda e che potrebbe aggirarsi su quota 2.500-3 mila. I risparmi, a loro volta, sarebbero di 60-70 milioni di euro l’ anno nel primo caso e di 60-80 milioni di euro nel secondo. ”Al fine di centrare gli obiettivi strategici relativi al piano industriale 2004-2006, Alitalia ritiene necessario intervenire attraverso azioni mirate che portino ad un deciso efficientamento dell’assetto industriale ed ad una riduzione strutturale dei costi” si legge nel documento relativo al progetto in cui si spiega quindi che ”tra le azioni di intervento che dovranno essere implementate per il perseguimento degli obiettivi prefissati si prevede l’ adozione dello strumento di outsourcing nelle tipologie di Business Process Outsourcing per le principali attività di ‘service/supporto e di Outsurcing dei sistemi informativi”. Il primo dei due (Bpo) viene in particolare definito da Alitalia ”uno degli assi di intervento primario per perseguire gli obiettivi di efficientamento nei costi di
reingegnerizzazione dei processi” mentre l’esternalizzazione
dell’ informatica viene individuata come ”opportunità” per
rispondere ad alcune esigenze come quella di intervenire sull’Information Technology di Alitalia per recuperarne efficienza ed efficacia e focalizzare le applicazioni sul core business. Per i due progetti il management Alitalia si è ispirato a recenti operazioni e cioè, ad esempio, a quella di Rinascente o di Poste Italiane per l’ outsourcing dei processi di business o, dell’ Eni o delle compagnie aeree Continental e Finnair per l’ esternalizzazione dell’ informatica. La Rinascente, in particolare, ha avviato il programma di esternalizzazione dei servizi amministrativi e tecnologici lo scorso luglio, facendo confluire 480 dipendenti in una società controllata per l’ 80% da Accenture e per il rimanente 20% dalla stessa Rinascente. Nel progetto di Alitalia lo schema dovrebbe prevedere l’ individuazione di un partner con un contratto di medio lungo termine (5-7 anni) e con il quale sarebbe possibile anche ”costituire un apposito veicolo societario (una newco), a maggioranza del partner e in cui siano trasferiti i rami d’azienda interessati dai processi coinvolti ” per condividere
investimenti, rischi e benefici dell’ iniziativa, e in cui la
”governance Alitalia può essere salvaguardata da patti
parasociali e da opzioni call/put”. L’ iter di pianificazione di questo intervento prevederebbe l’ identificazione di una short list di candidati già nella
riunione del 30 ottobre, poi per il 7 novembre l’ invito a fare l’ offerta. Le proposte dei vari candidati dovrebbero quindi essere presentate per l’ 1 dicembre in modo che Alitalia possa scegliere il partner per il 22 dicembre ed arrivare a fine marzo a giudicare i dettagli del progetto del candidato prescelto e, in caso di accettazione, a chiudere il contratto per la fine di luglio. Per l’ outsourcing dei sistemi informativi, invece, si partirebbe da una ”long list” anche di 5-6 candidati, allungando leggermente il timing del programma. La scelta del partner dovrebbe infatti avvenire per il 12 gennaio anche se la chiusura del contratto sarebbe comunque prevista per fine luglio. Il cda di domani potrebbe invece non essere quello decisivo per la soluzione del nodo della cessione di Alitalia Airport: il progetto di scendere sotto il 50% sarebbe infatti di nuovo in discussione. Le disponibilità manifestate ad Alitalia da parte di Fraport, di Swissport e di una societa’ spagnola, dovranno quindi essere riesaminate alla luce del nuovo piano di ricerca di un partner di minoranza che sia pero’ un gestore aeroportuale.

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