”Lo sviluppo dei collegamenti con l’Estremo Oriente, gli Usa e il Sud America puntando sullo scalo
di Malpensa sono almeno una parte positiva che trapela dal piano industriale di Alitalia”. Lo rileva il segretario generale della Fit Cisl della Lombardia, Dario Balotta osservando che però ”tale positiva scelta deve comportare di conseguenza il potenziamento di Malpensa 2000 della base di equipaggi, mai avvenuto a 5 anni dalla sua apertura”. Secondo Balotta, va quindi ”invertita l’attuale squilibrata dotazione del personale assegnato prevalentemente a Roma: su 4.200 assistenti di volo, solo 600 fanno base in Lombardia mentre su 2.200 piloti solo 200 hanno sede negli aeroporti milanesi. E questo, nonostante i 100 collegamenti settimanali operati da Linate e Malpensa contro i 65 di Fiumicino”. Ciò, prosegue il segretario della Fit lombarda, ”ha causato finora la sotto utilizzazione del personale e ingenti costi. L’imminente scadenza del contratto del personale di bordo deve mettere al centro il riposizionamento sugli scali del Nord dei naviganti, rendendolo più economico e funzionale”. Sarebbe inoltre finalmente da realizzare un polo manutentivo degli aerei oggi inadeguato, esteso ad altre compagnie, utilizzando l’hangar in via di completamento da parte di Sea e, sempre secondo il dirigente sindacale, resta ”imprescindibile un intervento forte della regione Lombardia per migliorare i collegamenti e i servizi con lo scalo della Brughiera”.