lunedì, 27 Maggio 2024

Alitalia, il Governo scende in campo e blocca gli esuberi

Azienda soddisfatta, Sindacati no. Il 29 dicembre incontro cruciale

Nella difficile vertenza Alitalia scende in campo Palazzo Chigi, confermando la validità delle linee guida del piano, ma imponendo un deciso stop alle misure che riguardano il personale. Un intervento, quello della presidenza del Consiglio, che soddisfa la compagnia aerea, convinta che il passaggio della pratica ai piani più alti del Governo possa contribuire a smorzare la tensione di questi giorni. Ma che trova l’opposizione dei sindacati, convinti che l’intero piano sia da rigettare. La sospensiva delle misure sul personale – affermano sindacati e associazioni professionali del trasporto aereo – è ”insufficiente”, perché ”occorrono interventi profondi e strutturali non solo sull’impatto sul lavoro, ma anche sulle linee di azioni politiche e industriali”. La ricognizione sul caso Alitalia è stata effettuata oggi dalla presidenza del Consiglio con l’amministratore delegato della compagnia, Francesco Mengozzi. Nella nota diffusa al termine dell’incontro, Palazzo Chigi ha messo i paletti in vista della riunione del prossimo 29 dicembre, che potrebbe anche essere anticipata, tra governo, azienda e sindacati. Tre, in particolare, i punti sottolineati dalla presidenza: la conferma della necessità delle linee di azione industriale approvato; la richiesta della sospensione dell’esecutività delle azioni previste dal piano aventi impatto sul personale, in
vista dell’incontro fissato per il prossimo 29 dicembre a
Palazzo Chigi; e infine l’invito a far convocare, in data
successiva, il Consiglio di amministrazione della compagnia per esaminare nuovamente gli impatti sociali del piano alla luce degli esiti del nuovo incontro. Ma non è tutto. Palazzo Chigi ha anche voluto invitare le parti sociali ad un ”responsabile raffreddamento delle tensioni in atto nel superiore interesse del servizio all’utenza e nel rispetto del ruolo che Palazzo Chigi ha assunto ed intende continuare a svolgere relativamente alla situazione della compagnia”. Quanto è accaduto mercoledì scorso a Fiumicino, con il sostanziale blocco dell’aeroporto a causa della manifestazione dei dipendenti, insomma, non deve più ripetersi. L’intervento di Palazzo Chigi è stato valutato positivamente dall’Alitalia, nelle cui stanze si respira un’aria più rilassata dopo le bufere dei giorni scorsi. Quanto allo stop chiesto dal Governo in merito ai licenziamenti, la società ha fatto notare che si tratta di ”un’idea che la compagnia aveva già condiviso in sede di trattativa con il viceministro Tassone, aderendo alla moratoria per l’applicazione del piano fino al 31 gennaio”. Un sospiro di sollievo sembra arrivare anche dagli enti locali di Roma e del Lazio, da giorni impegnati nella vertenza. ”Prevale la ragionevolezza”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, secondo cui ”la serrata discussione di con il presidente Berlusconi comincia a sortire effetti da non sottovalutare”. Secondo Storace, che ha definito ”scontata” la replica dell’Alitalia, non vanno ignorati i diritti dei lavoratori. L’intervento di Palazzo Chigi, secondo il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, ”segna una chiara sconfessione del management di Alitalia” e stabilisce che il piano ”non può fondarsi sui tagli occupazionali”. ”Finalmente il governo batte un colpo chiedendo la sospensione degli esuberi”, ha osservato il sindaco di Roma Walter Veltroni. Adesso, però, secondo Veltroni ”è necessario e urgente avviare un immediato confronto, senza
dilazioni poco comprensibili, tra governo, sindacati e azienda per discutere un nuovo piano industriale che tenga conto delle esigenze dei lavoratori”. Molto critico, invece, è il commento dei sindacati: confermano il giudizio negativo sul piano di ristrutturazione, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl trasporti, Sult, Unione Piloti, Anpav, Avia e Anpac ”ribadiscono la necessità che la valutazione complessiva delle criticità del comparto aereo sia il frutto dell’esame avviato in sede parlamentare e dalle istituzioni locali con il sindacato, e che lo stesso dovrà trovare soluzione a livello di presidenza del Consiglio dei ministri”. ”Il confronto previsto per il 29 dicembre è pertanto – sottolineano – punto di partenza di valutazione e
decisione per il rilancio dell’intero settore del trasporto
aereo e di Alitalia”. L’appuntamento, quindi, è adesso fissato per il 29 dicembre, giorno in cui si incontreranno azienda, governo e sindacati.

News Correlate