La situazione negli aeroporti italiani e in particolare quella sul sistema di pagamento dei diritti aeroportuali, ӏ una situazione da Congo Belga e non
da paese europeo”. Va giù duro Giancarlo Cimoli, a.d. di Alitalia che è tornato a lamentare il trattamento di Alitalia rispetto ad altre compagnie, soprattutto quelle low-cost. Il sistema italiano del trasporto aereo non è progettato, non è tenuto sotto controllo ed ha un numero di aeroporti impressionante, ha detto Cimoli sottolineando che ci sono aeroporti ”che non fanno pagare le FEE ma al massimo solo le tasse”. Cimoli ha elencato anche un altro ”fatto gravissimo”. Quando ha chiesto ad alcuni ad alcuni aeroporti come Pisa e Trieste quanto paga ogni vettore, è emerso che ”molte volte Alitalia paga il doppio e qualche volta il triplo”. A fronte dei 95 milioni di euro l’anno che Alitalia paga ad esempio alla SEA di Milano, a Pisa Ryanair sembra non paghi nulla. Non solo, quando l’Enac ha chiesto informazione pare che abbiano detto che c’è un patto di segretezza”. Insomma, ha ribadito Cimoli, questa ”è una situazione da Congo Belga e non da paese europeo. Questa ha concluso – è una giungla e non è il libero mercato”.