giovedì, 9 Maggio 2024

Alitalia, lo sviluppo della flotta al centro del confronto con i Sindacati

Dal 2007 al 2009 previsti investimenti per 3 Mld

Aumento della flotta come previsto dal vecchio piano, ma con i primi interventi scadenzati a partire dal 2007 e un allungamento dell’arco temporale del programma che dovrebbe spiegarsi in 5 anni, per terminare nel 2009. Questo, in sintesi, il programma di sviluppo del parco aeromobili di Alitalia il cui piano, secondo quanto fatto intendere oggi dall’azienda ai sindacati, potrebbe essere legato alla disponibilità delle organizzazioni di rappresentanza dei
dipendenti del Gruppo ad accettare un aumento di produttività
nei prossimi contratti. Già nel vecchio piano industriale, infatti, era prevista una riduzione del costo per unità di prodotto del personale navigante, che si sarebbe dovuta concretizzare nell’aumento dell’utilizzo degli addetti grazie a una modifica delle regole di impiego definite dai contratti e dagli accordi aziendali. Se i sindacati accetteranno di contrattare un adeguato aumento di produttività, dunque, l’azienda potrà mettere in conto di reperire le risorse per adeguare la flotta: per farlo sono infatti necessari poco meno di 3 miliardi di euro. Lo sviluppo della flotta Alitalia è stato infatti il tema al centro del confronto tra i
sindacati e la compagnia, i cui programmi sono stati esposti dal neo vice direttore generale Glen Hauenstein, ‘executive vice president core business coordination’. Come richiesto dalle organizzazioni, la compagnia ha fornito un quadro più esteso del suo programma di sviluppo, legandolo ad un arco temporale che va dal 2004 al 2009. Per il resto, hanno fatto notare alcuni sindacalisti al termine della riunione, le linee del piano sono rimaste sostanzialmente le stesse, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo sul lungo
raggio che verrà effettuato principalmente con nuove macchine e con un utilizzo più razionale degli aerei tra i due hub
italiani. Nel precedente piano era previsto un reimpiego degli aerei di breve-medio raggio e un completamento del processo di sviluppo della flotta regionale, con un aumento del numero dei posti offerti grazie ad interventi di riconfigurazione sia sulla flotta di breve-medio raggio sia su quella di lungo raggio. ”La discontinuità più importante emersa è quella del clima”, ha notato il responsabile degli assistenti di volo della Cgil, Mauro Rossi, tanto da decidere che dalla prossima riunione si farà una lista di tutte le parti del piano su cui c’è un accordo tra azienda e sindacato, ”in modo – ha spiegato il responsabile della Uil, Guido Moretti – di sfoltire l’agenda degli incontri”. Intanto l’azienda ha annunciato anche ai sindacati l’intenzione di presidiare il mercato italiano con partnership e/o acquisizioni, mentre una nota inviata da Air France per conto di Sky Team ha preannunciato l’intenzione dell’aviolinea italiana di aumentare, nel corso del 2004, il numero dei posti offerti del 15%, puntando in particolare sulla rotta Roma-New York.

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