mercoledì, 22 Maggio 2024

Alitalia, oggi nuovo incontro con i sindacati

Cimoli lavora al riassetto societario, mentre i lavoratori chiedono di non smembrare il gruppo

Alitalia al lavoro per decidere il futuro assetto societario del gruppo. Come promesso ai sindacati il nodo riassetto è stato affrontato ieri dal presidente e ad della compagnia, Giancarlo Cimoli, prima in un incontro a Palazzo Chigi con l’azionista pubblico e poi in una serie di altre riunioni tecniche. L’obiettivo è quello di dare ai sindacati una risposta entro oggi pomeriggio, quando ci sarà un nuovo incontro tra Cimoli e le rappresentanze dei lavoratori che puntano al mantenimento di tutte le attuali attività della compagnia nel perimetro del Gruppo. Ieri, in occasione del primo faccia a faccia con le organizzazioni dei lavoratori il top manager della compagnia aveva infatti annunciato che la questione del destino di Az Service e della nuova conformazione del gruppo meritava una pausa di riflessione e che una risposta sarebbe stata fornita alle parti in 48 ore. Ieri, quindi, l’azienda si è messa al lavoro per studiare la
percorribilità tecnica di alcune soluzioni per il riassetto che continuano ad essere sostanzialmente tre. Quella originariamente individuata da Cimoli, con l’Alitalia attuale che si divide originando due distinte società Az Fly ed Az Service, entrambe controllate al 62% dal Tesoro prima della loro cessione a
privati o ad un’altra società pubblica come Fintecna; quella con la holding che controlla le due società e quella che pone Az Fly come azionista, al 51% o al 49%, di Az Service. Ma, come sottolinea un sindacalista, ”una proposta vera e
propria non sembra esserci ancora. Stanno valutando tecnicamente alcune opzioni ma non sono ancora maturi i tempi per metterle nero su bianco”. Cimoli, d’altra parte, anche ieri è stato franco con i sindacati: mantenere l’unitarietà del gruppo significherebbe pregiudicare l’appetibilità della compagnia che deve essere privatizzata per essere ricapitalizzata a condizioni di mercato. Sull’Alitalia ”restano aperti il problema degli assetti societari e degli ammortizzatori sociali”: senza queste soluzioni diventa ”tutto più complicato” ha avvertito il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta. Il ministro del Welfare, comunque, è tornato ad assicurare che il decreto sugli ammortizzatori è pronto e che potrebbe andare già al prossimo consiglio dei ministri se entro venerdì azienda e sindacati avranno trovato un accordo. ”La norma è già pronta e sappiamo bene cosa fare: estendere gli
ammortizzatori che valgono per le altre aziende. Si tratta solo di capire se dovranno essere previsti per 12 o 24 mesi. Per il resto si tratta di capire solo cosa succederà da qui a venerdì. Io, dunque, resto in attesa di vedere se ci sarà un accordo. Altrimenti quello che porterò venerdì in consiglio dei ministri riguarderà solo le pmi” ha detto Maroni spiegando insomma che le misure per Alitalia verranno inserite nel decreto che estende gli ammortizzatori alle piccole e medie imprese.

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