I piloti credono davvero nella possibilità di rilancio di Alitalia ed a fronte della richiesta dell’azienda di aumentare la produttività del 4-5% rispondono
di essere disponibili a volare anche arrivando al 30% in più. Anche al comando di aerei di altre compagnie, italiane e straniere. ”I piloti – afferma il presidente dell’Unione piloti, Massimo Notaro – adesso volano 470 ore e sono disponibili a salire a 630, piuttosto che trascorrere tempi morti tra un volo
e l’altro. Del resto, nel 1998-99 e 2000 i piloti Alitalia volavano mediamente 620 ore. Quindi, rispetto alla richiesta di Alitalia di aumento della produttività del 4-5% noi diciamo che possiamo aumentare le ore volate del 30%. Sono convinto che tutti i piloti Alitalia, che sono 2.080, siano disposti a
farlo”. Per dimostrarlo, Notaro aggiunge che la categoria sarebbe disposta a volare, per esempio, su aerei con marchi francesi o nordamericani o anche italiani nel caso di accordi con altri vettori, se ci fosse un’estensione da parte dell’Enac (ente nazionale aviazione civile) ad autorizzarlo. Alitalia ci
dica solo su quali velivoli vuole impiegarci e quante ore dobbiamo volare. Noi siamo pronti”.
