giovedì, 18 Luglio 2024

Alitalia, prestito ponte più vicino

Il provvedimento potrebbe essere al vaglio del Cdm di oggi

Giornate decisive per il salvataggio Alitalia. Oggi il consiglio dei ministri potrebbe infatti esaminare il provvedimento con il quale lo Stato si impegna a
garantire il prestito ponte richiesto dalla compagnia per il suo salvataggio nell’immediato. Se l’indiscrezione verrà confermata dai fatti, per Alitalia si tratterebbe di una notizia decisamente positiva in quanto, oltre ad avviare l’iter che farà affluire nelle casse della compagnia tra i 400 e i 600 milioni di euro, consentirà lo sblocco di tutta una serie di azioni indispensabili per la sopravvivenza dell’aviolinea. L’ok formale del governo ad assicurare la garanzia per aprire una linea di credito nei confronti di Alitalia, infatti, dovrebbe consentire l’avvio della trattativa con la Commissione europea per richiedere il via libera all’operazione di salvataggio, analogamente a quanto concesso a Sabena e Swissair. Per farlo il general manager di Alitalia, Giancarlo Cimoli, è da giorni in attesa di poter incontrare il commissario europeo Loyola de Palacio per illustrarle i termini del suo piano di
intervento concepito nel rispetto della normativa comunitaria che autorizza unicamente interventi di salvataggio che rispondono a precisi requisiti. Non solo, la concessione della garanzia dello Stato al prestito ponte necessario per assicurare l’attività della compagnia dovrebbe finalmente sciogliere le perplessità del revisore Deloitte and Touche a concedere piena certificazione al bilancio 2003 Alitalia. La società di revisione ha infatti espresso alcuni dubbi nei confronti della decisione con cui il consiglio di amministrazione della compagnia ha redatto il bilancio in continuità aziendale, facendo affidamento ad un prestito ponte e ad una ricapitalizzazione che, fino ad ora,
sono previsti solo sulla carta. Il gesto del governo potrebbe ora convincere il revisore a correggere il suo giudizio, anche in vista del piano industriale della compagnia che potrebbe essere formalmente presentato a breve e che Cimoli dovrebbe illustrare nei prossimi giorni a Bruxelles. Quanto al provvedimento per il prestito ponte, le prime indiscrezioni parlano di un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, scritto di concerto con i ministeri dell’Economia, delle Infrastrutture e delle Attività Produttive: si tratterebbe di un unico articolo con il quale lo stato si impegna a garantire un prestito a breve, e cioè tra i sei e i dodici mesi, per il ”salvataggio” della compagnia. Il via libera del governo dovrebbe anche essere utile in vista dell’appuntamento di venerdì quando, in occasione dell’assemblea di Alitalia (slittata in seconda convocazione al 28 giugno), l’azionista-Tesoro sarà chiamato ad approvare il
bilancio 2003 della compagnia, facendo suo il punto di vista dell’azienda sull’esistenza dei presupposti per la continuità aziendale. I vari tasselli necessari al risanamento della compagnia si stanno infatti ricomponendo con il prestito ponte necessario per il salvataggio, il piano industriale per lo sviluppo e, in futuro le alleanze.
Per i prossimi giorni, infine, è in calendario l’atteso via libera dei piloti all’accordo ponte per aumentare la produttività nei mesi estivi.

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