E’ scattato oggi e si concluderà il 10 novembre il referendum fra i lavoratori dell’Alitalia sull’accordo firmato da sindacati, governo ed azienda sul salvataggio della compagnia. Anche oggi, intanto, sono proseguite le assemblee dei lavoratori per spiegare e discutere i contenuti dell’accordo e Mauro Rossi, della Filt Cgil nazionale, si è detto ”sicuro che attraverso il sì al referendum” i dipendenti ”esprimeranno il loro giudizio positivo”. In una nota, il dirigente sindacale ha infatti espresso ”soddisfazione per la grande partecipazione dei lavoratori alle assemblee” aggiungendo che ”si respira la consapevolezza che i dipendenti di Alitalia hanno capito la valenza e l’importanza dell’accordo raggiunto a Palazzo Chigi”. Ai piloti e assistenti di volo, ricorda la nota della Filt Cgil sono state concesse due settimane di tempo per votare in considerazione della specificità del loro lavoro. Per tutti gli
altri dipendenti Alitalia, invece, le urne elettorali saranno aperte solo dal 4 al 10 novembre. Il quesito referendario chiederà di apporre un sì o un no alla domanda se si ”approva l’intesa raggiunta dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni professionali con il governo ed Alitalia per il salvataggio e il rilancio della compagnia e la gestione non traumatica degli esuberi”. In un appello ai lavoratori della compagnia, spiega ancora la nota, le otto sigle firmatarie dell’accordo indicano i punti fondamentali e gli obiettivi irrinunciabili che il sindacato ritiene di aver raggiunto con l’accordo e per il quale si invita quindi a votare sì: ”evitare il fallimento di Alitalia,
garantire l’unicità aziendale, escludere i licenziamenti, conquistare ammortizzatori sociali specifici per il settore in grado di accompagnare questa difficile fase di ristrutturazione”.
