domenica, 19 Maggio 2024

Alitalia, Sult: tutti parlano ma dal Governo silenzio

Cgil: “Prima progetto industriale, poi alleanza. Scegliere ora il partner significa svendere”

Anche il Sult interviene sulle possibili alleanze per Alitalia, rilevando però, che mentre “tutti parlano nessuno decide”. “Il rincorrersi in questi giorni di dichiarazioni di esponenti politici e governativi”, fa notare il sindacato, è stato accompagnato “dal silenzio totale delle voci ufficiali del Governo, cioè della presidenza del Consiglio e del ministro dell’Economia, azionista di riferimento di Alitalia”. D’accordo con quanto dichiarato dal sottosegretario ai Trasporti, Andrea Annunziata, il sindacato boccia l’alleanza con Air France e guarda a vettori come Emirates, compagnie di stati “che hanno i soldi, hanno il petrolio ma non il brand”. In particolare, il Sult osserva che “alleanze con vettori europei, se non definite in modo ferreo attraverso accordi tra Governi, porterebbero ad una vera cessione dell’intero sistema del trasporto aereo in mani straniere”. Il Sult invita quindi le istituzioni ed i partiti “a dichiararsi apertamente e concretamente sul futuro di Alitalia”. Per il responsabile del trasporto aereo della Filt Cgil, Mauro Rossi, le tappe che l’Alitalia deve seguire vanno dalla formulazione di un progetto industriale condiviso fino alla scelta di un alleato forte. Scegliere ora un partner significherebbe, invece, “svendere la compagnia”. “E’ necessario, quindi – sottolinea il sindacalista – un intervento immediato per dare all’Alitalia un progetto industriale, condiviso con i sindacati, per farla ripartire e ridarle il valore le compete” perché la compagnia “non deve rischiare di diventare un’ancella da feederaggio di un vettore più forte”.

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