Dalla prossima estate Alitalia tornerà a volare sulla Cina. Il governo italiano e quello della Repubblica popolare cinese hanno infatti definito un accordo
bilaterale per i collegamenti aerei tra i due paesi. L’intesa, si apprende dall’Enac (ente per l’aviazione civile), è stata siglata qualche giorno fa e prevede 7 frequenze settimanali su ciascuno dei due punti di scali – Pechino e Shanghai – più una eventuale terza destinazione, a scelta del vettore. Dall’Italia, i collegamenti saranno effettuati dall’aeroporto di Malpensa. L’accordo, segnala ancora l’Enac, è stato sollecitato da esigenze di mercato. La ripresa delle rotte sulla Cina sarà presumibilmente riattivata nell’operativo di Alitalia dalla prossima stagione estiva. L’abbandono del collegamento su Pechino era stato deciso sulla base del piano di ristrutturazione della compagnia, che effettuava fino a quel momento tre collegamenti settimanali
sulla capitale della Cina. L’intenzione della compagnia di bandiera è invece ora quella di ”coprire sette giorni su sette le due destinazioni in quanto una minore frequenza non sarebbe redditizia”. In tale quadro, il consiglio di amministrazione della compagnia nel corso dell’ultima riunione aveva deciso di potenziare la flotta di lungo raggio, con l’acquisizione del decimo B777. Pur in una fase non florida per l’industria del trasporto aereo, quello appena stretto con la Repubblica popolare cinese non è il solo accordo bilaterale siglato dall’Italia. E’ di appena qualche giorno fa un’analoga intesa con l’Eritrea per 4 frequenze settimanali su due destinazioni, Asmara e Massawa. Inoltre l’Enac sta per avviare analoghe trattative con il governo algerino.
