giovedì, 18 Aprile 2024

Alitalia/2: trimestrale, il prestito ponte va attivato subito

La relazione evidenzia gravi criticità nostante l’ottimo recupero in puntualità

Nel terzo trimestre dell’anno si conferma per Alitalia ”il profilo di grave criticità reddituale” emerso nel primo semestre ed anche le previsioni
per fine anno, nonostante l’atteso miglioramento del mercato, dovranno fare i conti ”con una serie di significative criticità”, tali da richiedere, per la ”sostenibilità della gestione finanziaria” del gruppo, ”l’imminente attivazione di adeguate risorse tramite ricorso al prestito ponte di 400 milioni di euro”. Sono alcune delle considerazioni che emergono dalla relazione alla terza trimestrale 2004 varata ieri dal cda della compagnia. Dal documento, che analizza l’evoluzione del traffico della compagnia, emerge anche un netto miglioramento della puntualità del servizio Alitalia: tra luglio e settembre
è arrivato in orario l’84,3% degli aerei migliorando il dato del 14,8%. Nello stesso periodo la puntualità in arrivo è migliorata del 9,9%, con una percentuale di aerei atterrati in orario salita dal 74,7% all’84,6%. Come già annunciato dalla compagnia, Alitalia ”si troverà nella condizione di poter
cogliere negli ultimi mesi dell’anno i benefici” derivanti dal generalizzato recupero del traffico aereo, confermando ”il trend di crescita del livello assoluto dei proventi”. Questa favorevole prospettiva, sottolinea tuttavia la compagnia, ”si pone in parallelo con una serie di significative criticita”’
che in alcuni casi cancellano i benefici della crescita del traffico, riflettendosi ”con effetti ampiamente penalizzanti sui risultati reddituali della compagnia e che non si prevede vengano a stemperarsi nella parte finale del 2004”. Considerato poi che i benefici attesi dal piano di ristrutturazione avranno effetti solo a partire dall’ultima parte dell’anno, Alitalia non si attende un risultato, prima delle partite straordinarie e delle imposte, migliore di quello dello scorso anno (-510 mln) mentre a causa dei 289 milioni di accantonamenti per il piano il risultato netto sarà anche peggiore. Contestualmente, spiega Alitalia, la sostenibilità finanziaria del Gruppo richiederà l’attivazione del prestito ponte mentre si conferma come ”indispensabile” la ricapitalizzazione a ”breve termine”. Quanto al prestito, dal documento sul piano industriale scaricato oggi su internet emerge che il contratto firmato con Dresdner consente di poter staccare più assegni per un minimo di 10 milioni di euro fino all’ammontare massimo di 400 milioni.
Risolte le situazioni di crisi che si erano create nella prima parte dell’anno con le agenzie di viaggio e con il personale della compagnia, Alitalia si è
trovata a fronteggiare tra luglio e settembre, nei mesi cioè di più intensa attività, un nuovo deterioramento del provento per unità di prodotto (-8,3%), interamente riconducibile , a causa della pressione della concorrenza, alla flessione dello yield (-8,7%), il dato che misura i proventi unitari, soprattutto sulle attività di breve e medio raggio, e ”solo parzialmente
attenuata dal modesto aumento del coefficiente di occupazione (+0,3%) per altro verso sfavorevolmente condizionato nei mesi estivi anche dalla rappresentazione della vicenda Alitalia effettuata dai mezzi di comunicazione e dalle oggettive
incertezze in ordine alle prospettive aziendali”. Il terzo trimestre 2004 conferma, dice Alitalia, il sostanziale esaurimento della spinta espansionistica con le conseguenze della concorrenza tariffaria tra le compagnie. Alitalia ha ridotto l’offerta del 10,7% e perso l’11,3% del traffico, determinando un calo del coefficiente di riempimento dello 0,5%. A ciò si è aggiunto un calo dello yield del 2,4% che ha determinato una contrazione dei proventi del 13,4%.
Offerta e traffico sono aumentati del 10% circa portando ad un load factor (-0,6%) negativo e ad una flessione del provento per unità di prodotto del 6,6%.
Nel trimestre è continuata la politica di investimento in capacità addizionale (+30%) cui ha fatto riscontro una ”incoraggiante risposta del traffico” (+29,1%) i cui proventi sono aumentati del 27% in presenza di un calo dello
yield dell’1,6%. La flessione del provento per unità di prodotto è quindi stata in questo caso più contenuta (-2,3%). Nell’ottica di espansione del network intercontinentale la prossima settimana Alitalia inaugura a Milano il ritorno della compagnia in Cina. Il 2 dicembre prossimo verrà infatti aperto il collegamento Malpensa-Shangai che verrà effettuato con un Boeing 767-300, tre volte alla settimana.

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