lunedì, 27 Maggio 2024

Antitrust, avviata istruttoria sulla Fiavet Emilia Romagna – Marche

Il presidente Mazzola, “Per noi non esiste alcun reato, né abbiamo predisposto alcun tariffario”

Lo chiamano ancora Diritto d’agenzia, ma evidentemente si vuol far passare il messaggio che le agenzie diritti non ne hanno. L’Autorità Garante della concorrenza ha avviato infatti un istruttoria, su segnalazione di Fiavet Lombardia e Bluvacanze, nei confronti della Fiavet Emilia Romagna – Marche per verificare l’eventuale esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza. In pratica, in base alla denuncia, la Fiavet Emilia Romagna – Marche avrebbe imposto ai suoi associati di applicare un tariffario per i diritti d’agenzia e ad attenersi a precise condizioni di vendita dei propri servizi. L’accertamento dell’autorità, che dovrebbe concludersi entro il 31 ottobre, dovrà verificare dunque se è stato violato l’art.2 della legge 287/90. Ma per il presidente della Fiavet emiliana, Paolo Mazzola, “non esiste alcun reato”. “Abbiamo solo detto ai nostri associati – spiega Mazzola – che se vogliono salvaguardare la redditività delle loro aziende devono applicare le Fee. Tutto qua. E dimostreremo che le agenzie applicano la Fee in base alla propria azienda. Non esiste alcun tariffario, abbiamo solo mandato un “consiglio” sui minimi da applicare per non andare in perdita. Mi sembra una situazione paradossale e se si dovesse andare a un confronto pubblico con il Garante arriveremmo al ridicolo, perché non credo che siano i 5-6 Euro di Fee a disturbare il mercato. Non si capisce poi perché per noi Agenti di viaggio si grida allo scandalo se consigliamo di far valere un diritto, mentre invece quando ognuno di noi chiama un fontaniere non si batte ciglio alla richiesta di una cifra, ben più alta dei 5 Euro, per il semplice fatto che è venuto a casa. E quella cifra, ovviamente, è stabilita dalla sua associazione di categoria”. L’onda lunga del “caso Lombardia”, dunque, continua ad accendere il dibattito all’interno della Fiavet. “Quando un’associazione regionale diventa promotrice di un azione giudiziaria contro la stessa associazione di un’altra regione la situazione si commenta da sé”.

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