venerdì, 10 Maggio 2024

Antitrust, bloccate 9 tratte in code sharing Alitalia-Volare

Il Presidente Bonomi pensa d’impugnare la sentenza

L’Antitrust ha deciso di vietare l’accordo commerciale di code sharing tra l’Alitalia e la Volare Group per quanto riguarda nove tratte nazionali sulle 14 complessive domestiche e le otto europee previste dall’intesa.
Lo fa sapere l’Autorità precisando che le tratte in contrasto con le norme sulla concorrenza sono Fiumicino-Catania, Fiumicino- Palermo, Fiumicino-Venezia, Fiumicino-Bari, Lintae-Napoli, Malpensa-Napoli, Linate-Catania, Linatea-Bari e Linate-Palermo. L’accordo stipulato tra il primo e il quarto operatore italiano era operativo dal 1 luglio 2002. Secondo l’Antitrust il confronto competitivo sulle rotte internazionali ”avviene tra numerosi e qualificati operatori e le condizioni di accesso ai mercati non presentano rilevanti barriere all’ingresso”. Su queste rotte (otto) l’accordo ”non presenta alcuna valenza restrittiva”. Per quanto riguarda invece le rotte nazionali ”l’accordo di code sharing si inquadra in un contesto caratterizzato da un grado di concorrenza assai limitato e da significative barriere all’ingresso”. Le 14 rotte interessate dall’accordo tra
Alitalia e Volare – sottolinea l’Autorità – rappresentano circa il 28% del totale nazionale sia in termini di posti offerti che di passeggeri trasportati. ”In ragione dei poteri attribuiti al vettore che materialmente opera il singolo volo – scrive l’Antitrust- il particolare tipo di code sharing stipulato tra Alitalia e Volare riduce significativamente la concorrenza tra i due vettori”. L’accordo secondo l’Antitrust ha determinato effetti
restrittivi nelle rotte dell’aeroporto di Linate anche in considerazione della situazione di congestionamento degli slot che caratterizza questo aeroporto consentendo ad Alitalia e Volare di disporre di un numero di slot pressoché doppio rispetto a quello detenuto dall’insieme dei concorrenti e pari a circa tre volte quello di ciascun operatore. ”L’intesa tra Alitalia e Volare – scrive l’Antitrust – ha determinato un innalzamento delle barriere all’entrata per i concorrenti sui collegamenti da e per Linate interessati dal code sharing”. Secondo l’Autorità l’accordo ha determinato una restrizione alla concorrenza su tutti i collegamenti nazionali interessati. Ha tuttavia ritenuto di accogliere la richiesta di deroga per cinque rotte (Catania-Venezia, Palermo-Venezia, Linate-Brindisi, Malpensa-Brindisi e Napoli-Palermo) ”in ragione del miglioramento delle condizioni dell’offerta e del trasferimento dei benefici ai consumatori”. Sulle altre rotte ha vietato la prosecuzione dell’accordo poiché l’istruttoria ha dimostrato che le restrizioni alla concorrenza determinate dall’accordo ”sono estremamente significative e neppure sussistono le condizioni per una autorizzazione in deroga atteso che non appaiono dimostrati il miglioramento delle condizioni di offerta nè il trasferimento
dei benefici ai consumatori”. Spiazzato dalla sentenza il presidente di Alitalia, Giuseppe Bonomo, ha dichiarato: ”Non conosco le motivazioni sul pronunciamento dell’antitrust ma eventualmente è una sentenza
da impugnare. Il nostro accordo di code-sharing con ‘Volare Group’ non è nulla che possa andare ad alterare pesantemente il mercato”. Bonomi, che ha ribadito la propria stima personale nei confronti di Tesauro, ha sottolineato, però, che non può evitare di ”notare un atteggiamento quanto meno diverso tra le osservazioni del commissario europeo De Palacio che ipotizza uno scenario futuro in cui ci saranno in Europa tre o quattro compagnie e invece una presa di posizione diversa sul mercato domestico”. Bonomi ha ribadito che ”nell’ipotesi di Volare non si tratta di un’ alleanza a tutto campo ma ridotta ad alcune tratte”. Un’eventuale impugnazione della delibera antitrust avrebbe in ogni caso vita breve in quanto l’accordo di code sharing stretto tra Alitalia e Volare è in via di conclusione. L’accordo stipulato tra le due compagnie a luglio dello scorso anno ha, infatti, durata annuale ed è stato stretto in vista di una possibile alleanza. L’accordo è stato infatti firmato quando la compagnia di bandiera italiana aveva iniziato la sua ricerca di un partner sul mercato domestico avviando i primi contatti con Volare. Ora, ad una anno da quell’accordo, Alitalia ha scelto un altro partner che, se tutto andrà come previsto, sarà Meridiana. Anche per questo i legali di Alitalia non hanno ancora deciso se attiveranno o meno le procedure di ricorso. In ambienti della
compagnia di bandiera si rileva tuttavia stupore per la decisione non solo perché, come ha detto il presidente Bonomi, le alleanze tra compagnie, diversamente dall’Italia, vengono sollecitate in ambito europeo, ma anche perché fino ad ora questi accordi hanno favorito la concorrenza. Di questo, si
sottolinea, ne hanno beneficiato gli stessi consumatori che sono, in ultima analisi, il termometro del corretto
funzionamento dei meccanismi concorrenziali. Le tariffe del trasporto aereo in Italia, rivelano infatti i tecnici della compagnia, sono diminuite nell’ultimo anno del 20%.

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