venerdì, 19 Aprile 2024

Assaereo, rischioso vuoto di competenze nel trasporto aereo

Cereti, il sistema precedente garantiva sicurezza

L’attuale incertezza di definizione e responsabilità delle varie funzioni nel complesso sistema del
trasporto aereo, preoccupa molto gli operatori, le compagnie in particolare, ma soprattutto “può lasciare spazio a pericolosi conflitti o vuoti di competenza specifica”. A lanciare l’allarme è Assaereo, il cui presidente, Fausto Cereti, (anche presidente di Alitalia), è stato ascoltato ieri dalla
Commissione Trasporti della Camera nel quadro delle audizioni finalizzate alla legge di riforma dell’aviazione civile. Proprio all’incertezza determinata dal periodo di approfondimento parlamentare sulle ipotesi di riorganizzazione del settore avanzate dalla Commissione presieduta da Paolo Romani, si lega l’allarme lanciato da Cereti il quale, in sede di audizione, ha sottolineato che il sistema preesistente “pur presentando gravi disfunzioni poteva, salvo gravi carenze dei singoli, assicurare la piena operatività e sicurezza del trasporto aereo”, mentre l’incertezza attuale – ha rimarcato il presidente dell’associazione dei vettori e degli operatori del trasporto aereo – determina vuoti di competenze e quindi, anche maggiori rischi. Cereti ha spronato i commissari a fare presto: ha auspicato infatti “una rapida definizione della tabella di marcia di questa riforma, riconfermando ed eventualmente ribadendo le regole esistenti sino a un definitivo chiarimento della situazione”. Per evitare rischi legati a vuoti di competenza quindi, Assaereo chiede “un pronto ritorno alla piena funzionalità dell’intero sistema focalizzando l’attenzione sui risultati ottenibili in tempi compatibili con le vitali necessità del trasporto aereo”. Nel merito della riforma dell’aviazione civile, l’assegnazione di un ruolo di coordinatore globale al gestore aeroportuale “è accettabile – secondo Assaereo – solo se il gestore è un’autorità pubblica nominata e responsabile verso istituzioni democraticamente elette, come nel caso dell’autorità portuale”. Oppure, nel caso di un gestore
privato, Cereti si è richiamato “al modello francese o canadese per quanto riguarda limiti e destinazioni di eventuali profitti”. L’associazione dei vettori (raggruppa 11 tra le
maggiori compagnie nazionali tra cui Alitalia), si è pronunciata contro la soppressione della figura del direttore di aeroporto prevista dalla proposta Romani, mentre l’autorità per la soluzione di eventuali controversie fra i diversi operatori dovrà essere affidata, almeno in seconda istanza, all’Enac.

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