martedì, 23 Aprile 2024

Assaeroporti, una rapina ai danni degli aeroporti il Dl sui requisiti di sistema

Maniscalco contesta il provvedimento sia sul piano giuridico che economico

Una ”rapina ai danni dei gestori
aeroportuali”. Cosi’, il presidente di Assaeroporti, Giovanni
Maniscalco, definisce il decreto sui cosiddetti requisiti di
sistema. Assaeroporti conferma che intende fare ricorso contro
il provvedimento ”anche se difficilmente potra’ essere
efficace, considerata la tempistica” ha detto Maniscalco.
Maniscalco ha inoltre riferito in una
nota che dall’incontro avuto con il governo non e’ emerso
”alcun cambio di atteggiamento” da parte dell’esecutivo che,
pur avendo compreso ”la sensatezza di quanto evidenziato da
Assaeroporti” si sarebbe detto ugualmente ”costretto a
procedere” con un provvedimento che taglia 200 milioni di
ricavi agli scali italiani, ”cifra ben piu’ alta degli utili di
tutto il sistema aeroportuale italiano in un anno”.
”Questa e’ una posizione assolutamente non comprensibile
perche’ invece di porre in essere un’azione a favore
dell’Alitalia ne portera’ a compimento una contro la compagnia
stessa. Con questo decreto legge il governo ha fatto un favore
all’80% del traffico gestito da tutti gli altri vettori, pur di
assicurare 80-100 milioni al Alitalia” sostiene Maniscalco che
contesta il provvedimento ”sia sul piano giuridico che
economico”.
”Questo governo si dice di Centro-Destra ma non siamo certo di
fronte ad una vera politica liberista, piuttosto sembra di
assistere a soluzioni tipiche del comunismo piu’ estremo, un
atto del governo che trova sicuramente il plauso di Marx”.
L’associazione di rappresentanza degli scali italiani
annuncia quindi l’organizzazione di un incontro pubblico con
rappresentanti della politica, delle istituzioni e della stampa
per ricordare anche che ”gli aeroporti non potranno portare
avanti gli investimenti sulla sicurezza gia’ previsti, perche’
non avranno la disponibilita’ finanziaria per farlo”. Inoltre
c’e’ il rischio che gli scali italiani siano costretti ”a
tagliare i costi mettendo in mobilita’ un elevato numero di
persone nell’ordine di almeno 1.500 unita’ ”.

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