lunedì, 6 Maggio 2024

Assemblea Fiavet a Marrakech, gli operatori intravedono più rischi nel loro lavoro

Analizzati anche il fee sul biglietto aereo e la competenza esclusiva delle regioni sul turismo

Nella seconda sessione gli agenti di viaggio della Fiavet, riuniti a Marrakech, in Marocco, in occasione del 38° congresso, hanno commentato l’esito del questionario che ha raccolto le opinioni degli operatori su: fee d’agenzia sul biglietto aereo, di competenza esclusiva delle regioni nel settore del turismo.
Secondo il 64% degli agenti il fee d’agenzia sul biglietto aereo è un’opportunità perché « limita per la mia impresa il rischio di trovarmi dall’oggi al domani a non coprire neanche i costi per i tagli delle commissioni attuate dai vettori » e, inoltre « mi fornisce uno strumento per mostrare al cliente il valore del servizio di consulenza e assistenza mirato esclusivamente alle sue esigenze perché è lui che lopaga ». Il fee d’agenzia sul biglietto aereo è un rischio per il 36% perché « se i miei colleghi concorrenti diretti non lo applicano mi vedo costretto a scegliere tra lavorare in perdita o perdere lavoro » e, inoltre, « dire al cliente cche deve pagare un altro imprto oltre a quello della tariffa è come invitarlo a rivolgersi a forme di accquisto diverse ».
A proposito della competenza esclusiva delle regioni sul turismo il 63,9% degli operatori risponde che è un rischio perché « non c’è coordinamento tra le leggi e i regolamenti sul territorio e la concorrenza non è alla pari », ed ancora « le amministrazioni locali non valutano il peso economico del turismo e ancora meno il valore aggiunto fornito dalle agenzie sia inccoming che outgoing ». Per il 36,1 % costituisce un’opportunità perché « le amministrazioni locali sono più consapevoli delle esigenze imprenditoriali dell’area e lavorano su progetti di sviluppo mirati e non generalizzati », inoltre, «contattare gli amministratori locali per spiegare le esigenze specifiche del turismo e degli agenti di viaggio è più agevole che interpellare un referente unico e distante ».
Ma oggi rispetto a ieri, nel suo lavoro, cosa vede di più l’agente di viaggio ? Vede più rischi, cosi’, infatti, risponde il 56,9% degli operatori interpellati. Di questi il 30,3% spiega che « gli accordi internazionali, le concentrazioni, gli investimenti su canali di vendita alternativi sono una realtà contro la quale è difficvile combattere anche se si è professionisti », mentre per il 26,6% « la crisi dell’11 settembre ha dimostrato che i nostri investimenti nell’attività, sempre più cospicui, possono essere vanificati in un lampo senza che nessuno ce li riconosca ».
Vede nel lavoro più opportunità il 43,1% degli operatori perché « la crisi dell’11 settembre ha indebolito improvvisatori e colossi decotti da anni di mala gestione, provando che imprese sane, anche piccole, hanno un futuro sul mercato », infine, « gli agenti hanno un ruolo centrale di punto d’incontro fra domanda e offerta sul mercato di un turismo che evolve ogni giorno in nuove tendenze e quindi opportunità ».

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