domenica, 30 Giugno 2024

Assindustria Catania critica la nuova legge sul turismo

Zappalà, la commissione creata in seno a Sicindustria ha presentato un testo al passo con i tempi

Il turismo siciliano in mano ai “burocrati”? Sembrerebbe propro di sì. A fornire la risposta al quesito è il Presidente della sezione Turismo di Assindustria Catania, Salvo Zappalà, che, condividendo il messaggio di allarme e monito lanciato dal Presidente di Sicindustria Giuseppe Costanzo all’Assessore Fabio Granata, manifesta il proprio disappunto per quanto sta avvenendo presso l’Assemblea Regionale Siciliana che si accinge a completare l’iter di approvazione della legge di riforma del turismo: “Parlare di riforma è un autentico eufemismo, la politica regionale, con il supporto determinante degli apparati burocratici, si accinge ad approvare una nuova legge che sembra cambiare tutto per poi, nella sostanza, non cambiare assolutamente nulla – sottolinea Salvo Zappalà – probabilmente non verranno prese in considerazione le legittime istanze degli operatori del settore che, attraverso la Commissione creata ad hoc in seno a Sicindustria, hanno presentato un disegno di legge organico, al passo con i nuovi scenari turistici locali ed internazionali, finalizzato a conferire efficienza ed efficacia al comparto, sempre più nella morsa di una crisi che, a differenza di quanto pubblicizzato dall’Assessorato regionale al Turismo, non sembra possa concludersi in tempi brevi se si continuerà a perseverare negli stessi errori”. Zappalà conclude enumerando quelli che sono i principali strumenti che, contenuti nel disegno di legge proposto da Sicindustria, potrebbero rappresentare le chiavi di svolta per il turismo siciliano: “Un’unica cabina di regia a livello centrale, la creazione dei Sistemi Turistici Locali promossi dall’iniziativa privata in collaborazione e sinergia con gli enti pubblici, una politica di marketing territoriale ben programmata e concertata: solo attraverso un netto cambiamento di rotta si potrà evitare il tracollo di un sistema che sta soffrendo ormai da tempo le ataviche lacune prodotte da logiche di potere divenute inaccettabili”.

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