martedì, 23 Aprile 2024

Assindustria Catania, il turismo in Sicilia rimane un fenomeno insignificante

Il Presidente della Sezione Turismo snocciola dati tutt’altro che confortanti

“Il turismo in Sicilia? Un fenomeno ancora ‘insignificante’, i numeri annualmente elaborati, e correttamente analizzati senza falsi trionfalismi, sono impietosi – sostiene Salvo Zappalà
Presidente Sezione Turismo Assindustria Catania – L’isola non riesce a sfruttare al 100% le enormi potenzialità di attrazione dei flussi turistici locali, nazionali ed internazionali che le risorse ambientali, culturali e di costume potrebbero sviluppare. Quando si elaborano e si pubblicano dati sarebbe opportuno illustrare al grande pubblico anche le chiavi di lettura che facciano capire quale è la reale portata del turismo in Sicilia. Infatti, dalle oltre 13 milioni di presenze totali “contate” nel 2004 bisogna sottrarre quelle relative ai militari, al segmento commerciale, al turismo locale: ebbene, conti alla mano, le reali presenze riguardanti i flussi dei turisti italiani e stranieri non superano le 6 milioni di unità. L’occupazione media dei posti letto alberghieri in Sicilia è del 38% ma quella relativa ai turisti non isolani che hanno scelto di acquistare una vacanza dalle nostre parti precipita al 17%! Dati certamente sconfortanti che vanificano i tanti sforzi compiuti dagli imprenditori, penalizzati da un’inefficiente ed inefficace politica di promozione del territorio. Abbiamo sinora assistito ad una politica turistica e culturale non coordinata che non consente alla nostra terra di effettuare quel salto di qualità necessario per competere con nuovi agguerriti concorrenti che distano anche centinaia di chilometri. E’ finito il tempo di puntare sul binomio sole & mare, le istituzioni competenti attuino quelle riforme e quel cambio di rotta che gli operatori del settore chiedono a gran voce ormai da anni. I segnali di allarme vengono quotidianamente lanciati, coloro che dovrebbero coglierli sfornano dati che “mascherano” una situazione tutt’altro che brillante.
Non si può più attendere, i fatti devono prendere immediatamente il posto delle parole, l’industria delle vacanze può davvero rappresentare un volano per lo sviluppo dell’intera economia siciliana, tergiversare ancora significherebbe deludere le aspettative di tutti coloro che hanno investito, e nonostante tutto continuano a farlo, risorse ed energie per creare un adeguato sistema ricettivo. La situazione di “depressione” del turismo siciliano, comunque, non è differente da quella che soffre l’intero comparto turistico meridionale, come ha giustamente affermato proprio in questi giorni Ettore Artioli, vicepresidente Confindustria con delega al Mezzogiorno, è attraverso il “sistema”, le “filiere”, i “distretti”, le “infrastrutture” che passano le politiche di rilancio del settore.

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