venerdì, 3 Maggio 2024

Assotravel, la paura della Sars colpisce anche Maldive e Seichelles

Per l’associazione, a Pasqua si registrerà un calo del 30%

Il conflitto in Iraq e la Sars, la sindrome acuta respiratoria grave, influenzano in modo estremamente negativo il comportamento degli italiani rispetto alle vacanze e per le prossime vacanze di Pasqua la flessione
del mercato, secondo le stime di Assotravel, sarà pari al 30% rispetto allo scorso anno mentre per i ponti successivi (25 aprile-1 maggio) potrebbe arrivare al 40%. L’associazione che rappresenta agenzie di viaggio aderenti a Confindustria conferma che la flessione per la settimana in corso è dell’80% ma ora la polmonite atipica taglia ora fuori una serie di nuove mete turistiche: Guandong, Hong Kong, Pechino, Shanxi, Taiwan (Cina), Hanoi (Vietnam) e Singapore e questo quadro, ovviamente, delimita il campo di scelta dei consumatori per le proprie vacanze di Pasqua. A soffrire ‘dell’effetto Sars’ sono anche le destinazioni asiatiche come le Maldive e le Seichelles. In verità – spiega Assotravel – numerosi tour operator italiani avevano già ridotto le proprie disponibilità per far fronte alla crisi che era in atto prima dell’avvio del
conflitto, tanto che, per alcune destinazioni, già all’inizio del mese si segnalava il tutto esaurito. In base ai dati evidenziati dalle agenzie di viaggio la flessione complessiva del mercato per Pasqua sarà del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e per i ponti successivi, 25 aprile e 1ø maggio, si stima che il valore possa salire al 40%. In parte la ‘tenuta’ di Pasqua (allo stato attuale la flessione è, come detto, dell’80%) è dovuta alla
citata prenotazione anticipata che molti consumatori avevano già effettuato sin dalla fine del mese di febbraio. Si stima quindi che il numero complessivo di italiani che andranno in vacanza sarà di 4.500.000 In termini di destinazioni prescelte la parte del leone sarà tradizionalmente rappresentata dall’Italia che assorbirà il 60% della domanda (2.700.000 persone). Nel nostro Paese i turisti si rivolgono verso le città d’arte (circa il 60%) come Roma, Firenze, Venezia Napoli. Seguono le aree che possono garantire, almeno sulla carta, un clima più piacevole, come la Sicilia, Liguria, Costiera Amalfitana (15%), mentre un altro 10% si indirizza verso località di montagna per l’ultima neve e il restante 15% verso gli agriturismi o comunque ad un turismo ‘distaccato’ dai problemi quotidiani ed internazionali. Quanto al turismo outgoing dall’Italia, i flussi maggiori si registreranno inevitabilmente sull’Europa. In tal senso le
destinazioni più gettonate sono Francia (Parigi, ma anche Costa Azzurra) con un 30% della domanda e addirittura in rialzo rispetto all’anno scorso ”godendo – spiegano ad Assotravel – di un effetto positivo per l’opposizione all’avvio del conflitto, Repubblica Ceca con Praga in particolare 15%, Austria 15%, Portogallo 6%”. L’Egitto, con le spiagge del Mar Rosso e la flessione del
mercato, resta una delle mete più scelte per Pasqua anche se con una flessione rilevante, ma anche la Tunisia che riceve i flussi prima destinati in Marocco e nello stesso Egitto. Per il lungo raggio Messico (3%) e Carabi, al 6%, sono in ascesa, in termini percentuali, ma non assoluti. In discesa libera invece, oltre ai paesi coinvolti nel conflitto o dalla Sars, Londra e Inghilterra, Turchia e Stati Uniti. Più contenuta la flessione della Spagna con una domanda che si attesta al 10% del mercato outgoing di Pasqua.

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