sabato, 4 Maggio 2024

Assoturismo, a luglio calo del 2,5% nei flussi turistici

Ed anche agosto non fa presagire un recupero

I consumi frenano e non decolla la ripresa dell’industria turistica italiana. A luglio le strutture ricettive del Belpaese hanno registrato un calo dei flussi
turistici – dal mare alle città d’arte, con l’eccezione di Roma e Firenze – pari al 2,57% rispetto allo stesso mese del 2003: il peggiore dell’ultimo periodo. Le previsioni non promettono nulla di buono neanche per agosto: nel complesso la flessione mensile dovrebbe attestarsi sul -2%. A fotografare la ”preoccupazione” degli operatori del settore sono i dati elaborati dal Centro
studi turistici di Firenze per Assoturismo-Confesercenti. Dalla ricerca emerge, inoltre, una flessione degli arrivi di tedeschi, austriaci e svizzeri e una domanda italiana ‘fredda’. Ad agosto, a parte il ‘tutto esaurito’ atteso dagli operatori per il periodo centrale del mese, le vendite di viaggi e vacanze
registrano un calo dello 0,80% sullo stesso periodo del 2003. Fra le regioni italiane, le uniche realtà con segno positivo, sempre sulla base dei dati forniti da Assoturismo, risultano il Friuli Venezia Giulia, la Basilicata e la Puglia. ”Sul calo tendenziale, quello cioè registrato nel confronto con l’anno precedente – spiega il presidente di Assoturismo, Claudio Albonetti – ha influito sicuramente la brusca frenata dei consumi. Tuttavia avevamo già intravisto il difficile posizionamento dell’Italia sui principali mercati stranieri di riferimento, non per deficit di immagine, ma a causa di una
perdita di competitività accentuata dalla persistente crisi economica”. In attesa della ”sempre auspicata ripresa – prosegue Albonetti – è necessario rivalutare la pratica della programmazione di ‘sistema’, che coinvolga non solo gli attori principali del settore ma anche tutti coloro che possono contribuire ad un effettivo miglioramento dell’offerta territoriale”. Questo il quadro emerso sulla base dei dati elaborati dal Centro studi turistici di Firenze per
Assoturismo-Confesercenti.
Per gli operatori ricettivi, il calo del 2,57% dei flussi turistici registrato a luglio rispetto allo stesso mese del 2003 è ”il maggiore dell’ultimo periodo”. Il ribasso, sottolinea Assoturismo-Confesercenti, non ha risparmiato neanche il settore extralberghiero (-3,22%), che tradizionalmente in estate ‘tiene’ anche quando gli altri comparti diminuiscono. Sempre in luglio, le difficoltà nella ricettività alberghiera sono state registrate in tutti i livelli di classificazione, ad eccezione dei 5 stelle, che continuano a mantenere un trend positivo. La flessione del 2,57% è tanto più significativa se il dato viene scomposto tra le diverse tipologie turistiche: il balneare è calato del 3,06%, pari a circa 847 mila presenze in meno distribuite su tutta la costa italiana. La tipologia ‘arte e cultura’ ha registrato flessioni del 2,22%, ad eccezione di alcune città (Roma e Firenze) che hanno segnato risultati opposti. In caduta anche la campagna (-2,97%), la montagna (-2,70%), il termale (-2,77%) ed il lago (-2,07%).
Ad oggi, sottolinea la Confederazione, la composizione della domanda turistica è per il 64% di italiani e per il 36% di stranieri. La flessione maggiore è stata registrata per i turisti tedeschi, austriaci e svizzeri. Stazionari risultano i flussi americani, britannici, giapponesi e spagnoli. In leggero aumento gli scandinavi, i francesi, gli olandesi, i belgi e i turisti provenienti dai Paesi dell’Est.
Sempre sulla base dei dati forniti da Assoturismo-Confesercenti, sul fronte delle agenzie di viaggio, l’andamento delle richieste di viaggi-vacanze per il mese di agosto 2004, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, riporta una diminuzione delle vendite pari a -0,80%. Gli italiani sono maggiormente orientati verso le mete straniere, favorite essenzialmente dal fattore competitività; le mete interne, viene sottolineato, scontano un costo della vita troppo alto e pertanto risultano meno appetibili. Le dinamiche sono a grandi linee confermate anche dai dati per agosto, con una forte concentrazione della domanda nel periodo centrale del mese (il 59% degli operatori attende il ‘tutto esaurito’). Nel complesso la flessione mensile dovrebbe attestarsi sul -2%. Il calo dei flussi continuerà a farsi sentire sulle coste (-2%), nelle aree rurali (-2,16%) e in quelle di montagna (-2,83%). ”La seconda Conferenza nazionale per il Turismo in programma per il prossimo settembre a Genova – conclude il presidente di Assoturismo – può e deve rappresentare un importante momento di confronto tra istituzioni e addetti ai lavori del settore per mettere a punto una nuova e più efficace strategia finalizzata a rilanciare i consumi turistici, promuovere il prodotto ‘Italia”’. In definitiva, suggerisce Albonetti, bisogna ”attuare una seria politica per il turismo attraverso un alleggerimento del carico fiscale per le imprese a partire dalla riduzione delle aliquote Iva, una flessibilità nelle politiche del lavoro ed un aumento delle dotazioni finanziarie per lo sviluppo dei sistemi turistici locali”.

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