lunedì, 6 Maggio 2024

Assoturismo, a Natale prevale la vacanza breve

Giro d’affari in flessione per 6,5 milioni

Vacanze concentrate e di breve durata per il Natale 2003, magari a 5 stelle. Se infatti complessivamente la domanda cala dello 0,74%, con una contrazione del giro d’affari pari a 6,5 milioni di euro dovuta soprattutto alle diserzioni dei turisti stranieri, la domanda interna traina i dati del ricettivo italiano prediligendo la montagna, Trentino in testa, e scegliendo con più frequenza alberghi di lusso per trascorrere i pochi giorni di vacanza, grazie anche alle campagne promozionali realizzate dalle strutture a cinque stelle. E per limitare i danni, gli imprenditori del settore cercano di recuperare puntando sulla vacanza ‘last minute’ e sul turismo ‘fai da te’. E’ questo il quadro che emerge dall’indagine realizzata per conto dell’Assoturismo-Confesercenti dal Centro Studi Turistici di Firenze su un campione di operatori delle strutture ricettive e delle agenzie di viaggio sulle prospettive delle prossime festività. La novità per questa fine d’anno – osserva Assoturismo – è la componente della domanda interna che rappresenta l’85% del movimento totale: nonostante un euro molto forte, infatti, si prediligono le località italiane o, al massimo, quelle europee. Saranno invece meno gli stranieri in visita nel nostro Paese, soprattutto tra giapponesi, svizzeri, olandesi, austriaci, spagnoli, belgi e turisti provenienti dall’est europeo. Nel complesso, i pochi giorni di vacanza che gli italiani si concederanno per queste feste si concentreranno per circa il 73% a cavallo di Capodanno. In testa alle mete più gettonate si trovano le destinazioni
montane dell’arco alpino, per le quali la domanda è per il 90% italiana. Molti di coloro che rimarranno entro i confini
nazionali, prediligeranno località montane e città d’arte
(dove si registrerà anche la più elevata presenza di
stranieri), mentre flessioni più o meno significative sono
attese per il turismo lacuale, balneare e per quello
verde-rurale. Quanto agli italiani che sceglieranno mete estere, secondo un’indagine Swg-Confesercenti, per le prossime feste saranno il 5% del totale contro il 3% del 2002. Sceglieranno soprattutto le capitali europee (Parigi, Londra, Vienna. Praga). Abbastanza contenute le richieste di viaggi a medio-lungo raggio, tra le quali spiccano Caraibi, Mar Rosso, Maldive, le Mauritius ed i pacchetti crociera. ”La mancata ripresa economica – sottolinea il neopresidente
di Assoturismo, Claudio Albonetti – influenza le scelte dei
consumatori in materia di viaggi. In particolare si fa sentire la caduta della domanda per i viaggi organizzati rispetto al 2002, soprattutto per quanto riguarda le richieste per il medio e lungo raggio. Anche il dato previsionale riferito alle strutture ricettive italiane mostra una regressione poco confortante. L’andamento delle prossime vacanze, in linea con la crisi registrata durante l’intero anno – ha concluso Albonetti – costringe gli operatori a vedere vanificato il loro sforzo di programmazione e contribuisce sempre più ad erodere i loro già esigui margini di redditività. Una situazione che
rende necessario e urgente riflettere sugli strumenti dai quali dipende il rilancio del settore turistico, a cominciare dalla legge quadro, ancora inattuata, dalla riforma dell’Enit, ancora da realizzare, e dalla riduzione dell’Iva per equipararla a quella degli altri Paesi europei”. Rispetto ai flussi turistici rilevati nello stesso periodo del 2002, lo stato delle prenotazioni non raggiunge ancora il livello equivalente di occupazione delle strutture ricettive (-0,74%). Le attese degli operatori sono quindi rivolte ai flussi di turisti che prenotano con breve anticipo o che fanno scelte di vacanza all’ultimo minuto. Ad oggi i dati rilevati dalle interviste segnalano un -1,13% per le strutture agrituristiche, un -0,57% per quelle alberghiere e un -0,49% per l’extralberghiero. L’andamento dei flussi delle strutture alberghiere durante le feste natalizie evidenzia, inoltre, i migliori risultati per i 5 stelle (+1,25%) e per i 4 stelle (+0,03%). Negative appaiono invece le previsioni per i 3 stelle e 1 stella, ma l’aspetto più significativo è dato dalle indicazioni delle strutture a 2 stelle che si attestano al -1,63%. Le previsioni per le festività natalizie indicano
differenze tra i segmenti turistici. In particolare, si nota
l’ottimismo delle località montane: che pur segnando un -0,36% rispetto al 2002 vi sono comunque aree di eccellenza in quasi tutto l’arco alpino. Una flessione dello 0,78% è attesa per le città d’arte, per effetto dei cali degli arrivi esteri. Anche per le località lacuali la flessione dovrebbe attestarsi al di sotto dell’1% mentre più accentuata appare la diminuzione per le località termali, rurali e balneari. L’area con le migliori aspettative è quella del nord est,
con una crescita stimata del +0,31% contro le regioni dell’Italia centrale che segnalano un decremento del -1,29%.
Meno negativi appaiono invece i dati delle isole (-0,47%), del nord ovest (-0,48%) e del sud (-0,63%). L’indagine è stata condotta con interviste telefoniche su un campione di 1.000 operatori di strutture ricettive nel periodo dall’11 al 16 dicembre.

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