venerdì, 3 Maggio 2024

Assoviaggi-Confesercenti, colpevolmente superficiale l’atteggiamento della Farnesina

In una lettera aperta Guerra critica l’incertezza in cui sono stati lasciati gli operatori

“Riteniamo l’atteggiamento assunto dall’Unità di Crisi colpevolmente superficiale ed ambiguo rispetto alla situazione di criticità sulla sicurezza nell’area dell’Egitto – si legge in una lettera aperta inviata agli organi d’informazione dal presidente di Assoviaggi-Confesercenti, Amalio Guerra –
Gli operatori non possono assolutamente assumersi la responsabilità di informare i clienti sulla incertezza manifestata dalla Farnesina, con la valutazione discrezionale di “adottare misure di cautela”, qualora fossero intenzionati ad andare “in altre località turistiche del Paese, in particolare nell’Alto e Medio Egitto”.
Se queste località non presentano le giuste sicurezze per garantire la vacanza ai nostri clienti, è necessario avere il coraggio di sospendere ogni flusso turistico in queste località.
Se comunque questo non è possibile, e sinceramente questo ci sembra a dir poco cinico, i tour operator dovranno almeno essere messi in grado di fornire ogni forma di copertura, compreso il rimborso delle quote versate senza penali, per chi comprensibilmente non se la sente di rischiare generiche “azioni terroristiche”.
Come associazione quindi richiamiamo l’attenzione degli agenti di viaggio sul rischio effettivo nelle aree dell’Alto e Medio Egitto, come indicato dall’Unità di Crisi. Ne consegue quindi una più attenta valutazione nel consigliare quelle mete ai nostri clienti informandoli preventivamente sulla gravità delle dichiarazioni del Ministero degli Esteri.
E’ altresì ormai diventata abitudine consolidata, sempre per i tour operator, tenere comportamenti non omogenei e talvolta opposti in casi come quello attuale, che manifesta, nei casi estremi, la loro scarsa professionalità verso il mantenimento dei rapporti con il mercato dell’intermediazione e soprattutto verso i clienti, che sono persone in carne ed ossa prima ancora che risorsa economica e bene da sfruttare.
Siamo consapevoli che questi atteggiamenti alla distanza determineranno sicuramente un allontanamento delle posizioni nei rapporti tra TA/TO per alcuni di questi operatori, e questo non fa bene al nostro turismo, alla categoria e soprattutto non apre a prospettive costruttive per il miglioramento dell’offerta”.

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