lunedì, 6 Maggio 2024

Astoi, crollo arrivi viaggi organizzati da Germania

Il calo e’ generalizzato, si e’ fermato boom da est

Il calo e’ generalizzato, si e’ fermato boom da est
L’estate 2004 sta accusando un calo
generalizzato del turismo organizzato in Italia, con un vero
crollo degli arrivi dalla Germania. Lo afferma l’associazione
dei tour operator italiani (Astoi), che rileva qualche segno
positivo solo dai viaggi organizzati in arrivo dai Paesi
dell’Est europeo e dalla Russia, ma non sufficiente a
configurare un vero ‘boom’.
Secondo le rilevazioni dell’Astoi, basati su dati del
Consorzio Incoming Italia, quest’anno il calo medio degli arrivi
per turismo organizzato dalla Germania e’ del 20% rispetto al
luglio e agosto del 2003. In particolare, i tedeschi hanno
abbandonato (-30%) le Regioni meridionali (tranne la Sicilia) e
le mete di Napoli, Capri, Ischia e Sorrento. Male anche la
riviera veneta (da -23 a -20%), mentre su quella romagnola la
diminuzione degli arrivi dei viaggi organizzati dalla Germania
e’ contenuta al 10%.
”C’e’ anche una spiegazione stagionale di questo crollo:
l’accorciamento in Germania – afferma Alberto Corti, direttore
generale dell’Astoi – della vacanze scolastiche, che ha
costretto le famiglie tedesche, storica spina dorsale del nostro
turismo, ad accorciare le ferie in luglio e agosto, quando da
noi i prezzi sono piu’ alti, con il conseguente spostamento
verso altri Paesi, Turchia e Croazia soprattutto”.
Ma anche per gli arrivi da altre nazioni le cose non vanno
molto meglio. Dall’Austria i viaggi organizzati al Sud (tranne
la Sicilia che ‘tiene’ anche in questo caso) sono diminuiti del
30%, del 15% in Liguria e del 10% sui laghi e sulla costiera
adriatica. Sostanzialmente invariati gli arrivi da Olanda e
Belgio, mentre sono in leggero calo da Svizzera e Inghilterra.
Anche il boom dai Paesi dell’Est sembra essersi gia’ fermato.
Nel turismo organizzato, che copre gran parte della domanda da
queste aree, gli arrivi di luglio e agosto 2004 sono invariati
in Liguria, nell’area del golfo di Napoli e nell’alto Adriatico.
Dalla Russia si registra un aumento del 20% di arrivi in
Sicilia, la stessa crescita ottenuta da Puglia, Calabria e
Basilicata per i turisti provenienti dai Paesi dell’Est
europeo.

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