giovedì, 2 Maggio 2024

Astoi, gli italiani quest’estate hanno scelto l’Italia

Tornano a crescere, però, anche Stati uniti, Kenya e Thailandia

Sarà il potere d’acquisto diminuito, forse il timore per la situazione internazionale,
probabilmente anche la voglia di riscoprire le bellezze di casa propria. In ogni caso l’estate 2004 segna una riscossa dell’Italia nelle scelte per le vacanze fatte dagli italiani: il 42% delle prenotazioni ai tour operator per i mesi di giugno, luglio
e agosto si è concentrato su pacchetti di viaggio che non escono dai confini patri. E la meta più ambita del turismo organizzato quest’anno è la Sardegna. ”Nel 2001, dopo l’11 settembre, abbiamo accusato un calo spaventoso per il settore – afferma Alberto Corti, direttore dell’associazione dei tour operator italiani (Astoi) che ieri a Milano ha presentato un nuovo osservatorio turistico realizzato dalla Gfk – mentre il 2002 è stato fermo fino ad agosto, quando poi è esplosa la voglia di vacanza. Nei periodi di crisi è
così: ci si concentra di nuovo su agosto, come è successo anche l’anno scorso. Oggi il problema degli italiani sembrano soprattutto i soldi e i consumatori si sono divisi ancora più nettamente che in passato in due categorie molto distinte: una ‘fascia alta’ che spende senza problemi piu’ di 2.500 euro per famiglia, che spesso sceglie l’estero. E quest’anno – dice Corti – registriamo una crescita del 15-20% di questi viaggi a lungo
raggio. Poi c’e’ la grande maggioranza dei vacanzieri, che fa i conti molto attentamente e si accorge di non avere molto da spendere per le ferie”. E così si sta in Italia. Secondo i dati dell’osservatorio Astoi-Gfk basati su poco meno di mezzo milione di prenotazioni arrivate fino a maggio, il costo medio (viaggio a parte) di una vacanza in Italia scelta da catalogo per quest’estate è di 737 euro per persona, contro gli 886 dell’Europa continentale, i 977 nell’Europa mediterranea e i 1.047 dell’Africa mediterranea. Molto più care, ovviamente, le mete esotiche: i Caraibi, che spesso vogliono dire villaggi in Messico e a Cuba, costano mediamente 1.649 euro, l’Oceano indiano (cioè soprattutto Maldive) ‘vale’ 2.469 euro. Da notare che gli italiani che scelgono di rimanere a casa (il che, rivolgendosi a un tour operator, per i mesi estivi
significa quasi esclusivamente mare al Sud o sulle isole) sono soprattutto quelli che vivono proprio al Sud o nelle isole. Un controsenso? ”No, una conferma – risponde l’associazione di settore – di quanto gli italiani stiano cercando di spendere il meno possibile: chi vive al Sud e chi va in vacanza lo fa usando la propria auto, risparmiando la parte che invece al Nord va destinata allo spostamento in aereo”. Tra le mete all’estero sono molte le conferme nei gusti degli italiani, ma spuntano anche qualche sorpresa e diversi ritorni di fiamma. Nel mare Mediterraneo europeo la Spagna guida con il 47% delle preferenze, seguita dalla Grecia con il 30%. Molto staccate Francia, Turchia, Malta e Cipro. Ancora più netto (con il 50% delle scelte totali degli italiani) il dominio dell’ Egitto nel Mediterraneo africano, anche se in questo caso i
pacchetti significano soprattutto soggiorni sul Mar Rosso e crociere sul Nilo. Seguono la Tunisia con il 39% e il Marocco con meno del 5%. La Libia è in grande crescita e nel settore del turismo attende investimenti, non solo italiani, piuttosto consistenti.
Tornano in auge il Kenya, dopo il boom degli anni 80, e la Thailandia, ultimamente penalizzata dalla paura della Sars. ”Sono entrambi Paesi che hanno investito molto in collegamenti aerei diretti con l’Europa – nota l’Astoi – e ora raccolgono i frutti di questo lavoro”. Secondo i dati del nuovo osservatorio turistico, gli italiani stanno tornando anche negli Stati Uniti, dopo che gli attentati dell’11 settembre 2001 avevano fatto crollare gli ingressi dall’Italia da circa 90mila a meno di 20mila all’anno. Tra le nuove mete, stanno crescendo con forza le richieste per il Sud Africa, nonostante qualche problema di sicurezza personale, mentre in Europa i trend i crescita maggiori vengono fatti segnare dalle Repubbliche baltiche ex sovietiche. Problemi invece per gli operatori turistici del Medio Oriente. Il conflitto israeliano-palestiense e la guerra in Iraq hanno fatto abbandonare quasi totalmente ogni meta dell’area: solo lo 0,5% degli italiani che quest’anno hanno comprato un pacchetto turistico ha scelto il Medio Oriente.

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