Le frasi del sottosegretario alle Attività Produttive Stefano Stefani e l’annullamento delle vacanze in Italia del cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, produrranno certamente un effetto negativo sugli arrivi dei tedeschi in Italia. Ne sono convinti gli operatori del settore, anche se non fanno ipotesi sulla percentuale di mancati arrivi di tedeschi che produrrà l’incidente, e che sottolineano che il popolo tedesco ”è orgoglioso, nazionalista e sentirsi offeso non piace a nessuno”. ”Ci aspettiamo una flessione degli arrivi di turisti dalla Germania – spiega Giuseppe Boscoscuro, presidente dell’Astoi, associazione che rappresenta i tour operator –
flessione che già comunque, era consistente a causa della crisi economica tedesca: rispetto allo scorso anno gli arrivi di tedeschi sono del -17-18%”. E comunque, osserva Boscoscuro, se anche solo una percentuale pari al 5% di tedeschi non sceglierà l’Italia per risentimento o spirito di nazionalismo, dopo le frasi del sottosegretario Stefani, si tratterà almeno di 350 mila persone: ”sono numeri importanti – dice Boscoscuro che fanno male al turismo che già sta soffrendo un lungo periodo di crisi. E’ stata una frase infelice e non era certo il caso di aggravare la situazione. Si doveva reagire in modo diverso”. Secondo i calcoli forniti dal presidente dell’Astoi, su oltre 30 milioni di arrivi stranieri l’anno, più del 40% è costituito da tedeschi, il 60% dei quali giungono nel nostro Paese in estate. Per il presidente di Assotravel, associazione che rappresenta le agenzie di viaggio, Andrea Giannetti ”la scelta del cancelliere tedesco di non soggiornare questa estate in Italia, avrà senz’altro una ricaduta negativa per il turismo tedesco in Italia, che mi auguro non sia in termini
significativi. Tutto questo fa male al sistema turistico e anche all’idea di Europa unita. Le frasi del sottosegretario sono state gravi, le ricadute per il turismo saranno certo negative”
