Giuseppe Boscoscuro, presidente
dell’Astoi, l’associazione che raggruppa i tour operator, non ha
dubbi: le parole pronunciate dal Capo dello Stato a Verbania
sulle condizioni dell’industria turistica ”sono sacrosante”.
”Mi auguro – ha aggiunto – che il suo intervento serva a
smuovere le acque: tutti parlano di turismo ma poco fanno. Siamo
passati al quinto posto dal quarto: eravamo primi negli anni
’60. Il turismo italiano soffre la globalizzazione, ma
soprattutto per un rapporto prezzo-qualita’ che non regge piu’
la competizione. A questo aggiungerei una sub-concorrenza
Stato-Regioni veramente catastrofica: e tutto va a scapito del
brand Italia”.
Boscoscuro non risparmia gli operatori domestici: smettetela
– e’ il suo monito – di pensare che sia sufficiente lavorare tre
mesi all’anno e campare di rendita per il resto. ”Dobbiamo – e’
la sua esortazione – confrontarci con paesi che hanno politiche
piu’ aggressive, alberghi piu’ confortevoli e prezzi piu’
competitivi. Perche’ dobbiamo sorprenderci quando gli italiani
stessi vanno all’estero? Quello che sta facendo il presidente
della Repubblica e’ assolutamente prezioso e condivisibile.
Poiche’ e’ uomo anche di numeri – ha aggiunto – capisce bene
certe problematiche. C’e’ questo conflitto alla base fra
Stato-Regioni che va assolutamente risolto. Sembra che le
Regioni spendano 200 milioni per la pubblicita’ e lo Stato ne
spende appena 20. Ma le pare ragionevole che le Regioni italiane
vadano all’estero per strapparsi fra di loro quote di turisti?
Se noi spendessimo 200 milioni per promuovere il brand Italia
nel suo complesso, investendo su grandi reti mondiali tipo Cnn,
Abc e via di seguito, potremmo invertire la tendenza”.
