mercoledì, 17 Luglio 2024

Astoi, possibili i costi delle emergenze a carico dei turisti

L’associazione risponde alle critiche seguite dopo il rapimento in Yemen

L’Astoi e’ d’accordo con la proposta di mettere a carico ai turisti i costi relativi alle soluzioni di eventuali emergenze, come ad esempio i rapimenti, ma soltanto se queste si verifichino “in contesti sconsigliati ai viaggiatori italiani dal ministero degli Affari Esteri e quindi off limits per il turismo”. L’associazione dei tour operator italiani, quindi, concorda con il Codacons e le altre voci critiche che si sono sollevate dopo il caso dei cinque turisti italiani rapiti, e poi rilasciati, in Yemen. “Da sempre – ha spiegato il direttore dell’associazione, Alberto Corti – i tour operator Astoi si attengono nelle loro attivita’ in Paesi stranieri alle indicazioni della Farnesina, soddisfacendo le richieste di attenzione e cautela organizzativa laddove previste ed escludendo ogni programmazione turistica in aree e in Pesi espressamente sconsigliati”. Corti ha sottolineato anche che la regione in cui e’ avvenuto il recente rapimento, quella del Governatorato di Marib, e’ stata ritenuta visitabile dal ministero degli Affari Esteri, pur con l’adozione di adeguate cautele. Secondo il sito della Farnesina, zone a rischio sono il Governatorato di Sa’ada, nel nord dello Yemen, (da evitare assolutamente a causa dei disordini registrati nell’area) e quelli di Shabwa, Al-Jawf, Marib e Abyan “a causa di conflitti tribali e diffusa presenza di armi”. Grande cautela deve essere adottata da chi naviga lungo le coste dell’Eritrea e bisogna evitare del tutto la zona delle isole Hanish, a causa delle controversie frontaliere. Sconsigliata, poi, la navigazione del Golfo di Aden, a sud di Hodeida, per possibili atti di pirateria, mentre per tutto il resto del territorio yemenita la Farnesina raccomanda cautela.

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