lunedì, 22 Luglio 2024

Atene 2004, gli operatori cominciano a preoccuparsi

I prezzi alle stelle stanno scoraggiando le prenotazioni

La Grecia prova a correre ai ripari, ma forse è già troppo tardi. I prezzi troppo alti di una vasta gamma di beni e servizi, e l’immagine ormai diffusa all’estero di un paese troppo caro stanno tenendo molti turisti alla larga
dalla Grecia, nell’anno delle Olimpiadi: lo ha denunciato l’Associazione delle aziende del turismo greche (Sete), segnalando un forte calo delle presenze. Ed un operatore turistico italiano da anni in Grecia aggiunge che dall’Italia le
prenotazioni di gruppi sono in calo del 60%, proprio a causa di questi rincari.
”L’immagine di una destinazione costosa ha causato un forte calo negli arrivi”, ha detto Stavros Andreadis, presidente della Sete, durante la riunione annuale dell’ associazione. ”Quest’anno è caratterizzato fino ad ora da un calo di tutti gli indicatori di base, prima di tutto gli incassi”, ha aggiunto. Andreadis non ha fornito cifre sul calo delle presenze in un anno che le autorità greche speravano coincidesse con un boom di arrivi legati ai Giochi e ad un’immagine della Grecia più forte all’estero. Ma per Tiziano Bordo, un tour operator italiano in Grecia da molti anni, ”il calo, per lo meno per quello che riguarda le prenotazioni di gruppi dall’Italia, è attorno al 60%”. ”Ormai si è diffusa la notizia che la Grecia è cara, così in molti stanno alla larga, secondo quanto sento anche da altri colleghi”, spiega Bordo, sottolineando che i rincari, nel settore alberghiero, sono reali ed astronomici: ”Nel periodo
luglio-agosto-settembre, normalmente gli alberghi a tre stelle vendevano a noi tour operator una stanza a venti euro a persona, quest’anno ce l’hanno offerta a 250 euro. Per non parlare di quelli a 4-5 stelle, che la vendono a oltre mille euro a persona. Il calo di presenze, comunque, ha fatto sì che fino a due mesi fa gli albergatori ci dicessero che in questi tre mesi era tutto prenotato, mentre oggi iniziano ad offrire stanze a prezzi molto più bassi, e fino alla fine di luglio”. Per Bordo, ci sarà forse una ripresa a settembre, ” ma la
stagione è di certo compromessa”. Il mese scorso era stato proprio l’Ente greco per il turismo (Eot) a segnalare che alcuni alberghi avevano alzato i prezzi fino a sette volte il prezzo normale, ma il ministro del turismo Dimitris Avramopoulos aveva affermato qualche giorno fa che si trattava ”di una piccola percentuale”. Ad Atene, il 90% delle stanze sono state affittate tramite il comitato organizzatore dei Giochi – a prezzi comunque più alti dello scorso anno – e le speculazioni più forti sono avvenute tra gli albergatori che non fanno parte di questa rete. Molti turisti e residenti lamentano comunque rincari forti e già avvertibili in altri generi e servizi, come bar (già di norma piuttosto cari, visto che un espresso viene in media a costare 2,50 euro ad Atene) e
ristoranti. Un altro indicatore negativo è quello sulla vendita dei biglietti per le gare: due giorni fa il comitato organizzatore ha detto che due terzi sono ancora invenduti, anche se è stato espresso ottimismo per un rilancio delle vendite quando le Olimpiadi saranno più vicine. Il turismo è un’industria fondamentale per l’economia greca, e costituisce quasi il 20% del Pil. Circa 800.000 persone lavorano in attività legate a questa industria. Il ministero
del turismo, appena costituitosi, ha annunciato di voler migliorare questo settore, facendolo arrivare al 35-40% del Pil entro 10 anni.

News Correlate