venerdì, 17 Maggio 2024

Australia, il Ghan debutta con il tutto esaurito

Grande successo per il primo treno che collegherà la costa nord con quella del sud

Chi ha aspettato 22 anni, per salire a bordo del Ghan, il mitico treno che attraverserà tutto il deserto australiano, presto vedrà premiata la sua pazienza. Fino ad oggi si poteva viaggiare soltanto da Adelaide, sulla punta sud dell’Australia, ad Alice Springs, nel cuore rosso del continente. Il primo febbraio segnerà dunque una data storica: dopo 74 anni di servizio, il Ghan collegherà finalmente i due estremi dell’Australia: dal nord tropicale e finora poco accessibile del Territorio del Nord, alla costa dello Stato del Sud Australia, quello dei vigneti e dei giardini fioriti di stile inglese. Michael Henshall, di Alice Springs, non poteva credere alle sue orecchie quando il ministro del Turismo dello Stato del Territorio del Nord, dove abita, gli ha telefonato per dirgli che il suo biglietto era finalmente pronto. Helshall l’aveva vinto ad una lotteria nel 1982, quando si pensava che la ferrovia sarebbe stata pronta nel giro di tre anni. Invece, il terreno accidentato e le condizioni climatiche (monsoni nel nord e temperature che superano i 50 gradi nel deserto centrale), hanno rallentato la costruzione. Henshall, insieme a Annie Wiechel di Adelaide, che pure aveva vinto un biglietto, saranno i primi a salire sul nuovo Ghan, il primo febbraio. Il treno, che è stato in parte rimodernato per rendere più accoglienti i due giorni e due notti di servizio tra Adelaide e Darwin, è un’icona dell’Australia. Tanto che le prenotazioni hanno già superato i sei milioni di dollari, circa quattro milioni di euro. Il Ghan è in servizio dal 1920. Il nome deriva da Afghan, in onore agli operai afgani che all’inizio del secolo vennero importati in Australia con i loro dromedari per mettere giù le traversine. Ora i dromedari, inselvatichiti, fanno parte di quel paesaggio che è diventato il mitico ‘outback’, la terra di frontiera dell’interno, a tratti di sabbia rossa, a tratti di un bianco punteggiato di cespugli brulli e spinosi. Il nuovo Ghan farà solo cinque fermate. Da Adelaide un primo veloce stop a Port Augusta, uno dei grandi porti australiani per l’esportazione della lana. Più avanti si scende, ma solo a richiesta, a Coober Pedy, il paesone dei cercatori di opali. Coober rappresenta la vera vita di frontiera australiana, dove il postino è un aereo postale e le case sono scavate nella roccia per sfuggire al caldo insopportabile. Il paese è così isolato, che il treno si ferma 80 chilometri più a ovest, e un minibus porta fino al centro. Terza fermata Alice Springs, la cittadina vicino a Uluru, il nome dato dagli aborigeni al panettone di roccia rosso che oggi è il simbolo dell’Australia. Ad Alice il Ghan si ferma 4 ore e mezza per permettere a tutti di visitare i centri di arte aborigena. Sosta successiva è Katherine, per ammirare le famose Katherine Gorges, i canyon di roccia rossa scavati dall’acqua. Un servizio di autobus e barca permette di esplorare uno dei paesaggi più pittoreschi e remoti dell’Australia. Infine, dopo aver attraversato l’ultimo tratto, quello tropicale dei coccodrilli e dei monsoni che durano tre mesi l’anno, si arriva a Darwin, il grande porto australiano che si affaccia verso l’Indonesia. ”Per la prima volta chiunque potrà avere un senso dell’Australia, percorrendone i tratti più caratteristici e, allo stesso tempo, difficili da vedere”, ha commentato Stephen
Bradford, manager della Ferrovia Great Southern, alla quale il Ghan appartiene. ”Fino ad ora viaggiare da Alice Springs a Darwin era un’impresa quasi impossibile, ci volevano telefoni satellitari, taniche di riformimento per acqua e benzina, bussola e tanto coraggio”, ha sottolineato Bradford. Dall’anno prossimo invece, i 3000 chilometri che collegano Adelaide a Darwin saranno accessibili a tutti. Sul Ghan viaggerà chi ama il lusso di camere singole con bagno, come pure studenti con solo posto a sedere. Il costo varia dai 250 euro ai 900 euro. Secondo Bradford, il nuovo Ghan cambierà non solo il modo di vedere l’Australia, ma anche la percezione del continente. ”Finora la maggior parte delle prenotazioni sono australiane, ma pensiamo che il servizio avrà un grande successo in Europa. Sono soprattutto gli europei che chiedono di passare più tempo nelle parti più remote dell’Australia, per avere un senso del paesaggio e della vita di quaggiù”, ha spiegato Bradford. Per tutti, dai finestrini di quello che è stato il mitico treno coloniale e unico mezzo di trasporto verso l’interno per due generazioni, scorrerà la stessa Australia selvaggia oggi come lo era nell’Ottocento, quando i primi bovari la percorrevano a cavallo per trasportare enormi mandrie verso i mercati del sud del continente

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